giovedì 9 agosto 2012

Immissioni in ruolo, ma dopo aver sistemato i soprannumerari?

Nelle stesse ore in cui la Camera approvava la spending review, come da noi annunciato nei giorni scorsi è stato il Miur a lanciare una ormai insperata ciambella di salvataggio ad alcune centinaia di Itp C999 e C555, altrimenti destinati a transitare (assieme agli inidonei) negli organici del personale Ata.
Attraverso la circolare sulle istruzione operative sulle immissioni in ruolo, alla firma del direttore generale Luciano Chiapetta, viale Trastevere ha indicato agli Usr che “l’utilizzazione prioritaria deve essere esperita, verificando l’eventuale possesso di altro, idoneo titolo di studio, prima del previsto transito nei ruoli del personale Ata, anche nei riguardi del personale docente attualmente titolare nelle classi di concorso C999 e C555 di cui la comma 14 dell’art. 14 del DL n. 95/2012”. Ciò significa, in termini pratici, che in presenza di un titolo di studio qualsiasi, sempre comunque abilitante e che comporti una spendibilità in base ai posti disponibili, gli stessi Itp assorbiti dagli enti locali dovrebbero continuare ad essere collocati degli uffici scolastici territoriali sempre nelle fila dei docenti.
La stessa procedura, del resto, viene adottata anche per gli oltre 7mila soprannumerari del prossimo anno scolastico. A tal proposito la circolare del Miur “richiama l’attenzione su quanto previsto dall’art. 2, comma 4 del presente DM, relativamente alla priorità di utilizzazione del personale in esubero prima di procedere alle nomine di cui all’oggetto, in applicazione dei criteri di cui al DL 95/2012 in corso di conversione ed in particolare sull’articolo 14, commi 17-20, ed all’art. 2 comma 3 dell’ipotesi di CCNI sulle utilizzazioni del personale scolastico”. Anche in questo caso la “traduzione”, per i tanti che non conoscono a memoria leggi e riferimenti normativi, è che i prof in soprannumero potranno rosicchiare, avendo la precedenza, i posti riservati ai precari in procinto di vedersi assegnato l’agognato contratto di immissione in ruolo.
L’articolo 14 del DL 95/2012, quello sulla spending review per intenderci, indica infatti che “al personale dipendente docente a tempo indeterminato che, terminate le operazioni di mobilità e di assegnazione dei posti, risulti in esubero nella propria classe di concorso nella provincia in cui presta servizio, è assegnato per la durata dell'anno scolastico un posto nella medesima provincia, con priorità sul personale a tempo determinato, sulla base” di una serie di criteri. Il primo dei quali prevede che i docenti privi di titolarità si vadano a collocare sui “posti rimasti disponibili in altri gradi d'istruzione o altre classi di concorso, anche quando il docente non è in possesso della relativa abilitazione o idoneità all'insegnamento purché il medesimo possegga titolo di studio valido, secondo la normativa vigente, per l'accesso all'insegnamento nello specifico grado d'istruzione o per ciascuna classe di concorso”.
La sintesi è che per soprannumerari ed ex dipendenti degli enti locali passati come Itp (sommando entrambi si forma un raggruppamento di oltre 7.500 insegnanti, in gran parte delle superiori) si cercherà sino all’ultimo una collocazione. Con gli Usp che andranno a verificare se i loro titoli di studio potrebbero trovare riscontro tra le vacanze dei posti assegnati ai ruoli. In caso negativo, per i primi scatterà la messa a “disposizione per   la copertura delle supplenze brevi e saltuarie”, disposta direttamente dai dirigenti scolastici. Per i prof di laboratorio C999 e C555, invece, diventerò inevitabile il declassamento tra gli Ata. Che però potrebbe durare appena un anno: chi acquisirà il diploma di specializzazione sul sostegno potrà infatti tornare nel 2013/14 a fare l’insegnante.
Tecnica della Scuola