mercoledì 14 novembre 2012

Una giornata di mobilitazione per la Scuola, il Governo ne prenda atto!

Sono in corso di svolgimento, in 100 città italiane le manifestazioni della Cgil in alle quali si aggiungono gli scioperi di Cobas, Cub per la scuola e cortei di studenti e centri sociali nella giornata di mobilitazione per lo sciopero generale europeo.

In molte città i cortei sono diventati occasioni di guerriglia: a Torino tre poliziotti feriti dagli autonomi, occupato il Palazzo della Provincia. A Roma sassi e bombe carta dagli studenti contro le forze dell'ordine, cariche e lacrimogeni in risposta, schierati anche i blindati. Scontri studenti-polizia anche a Milano: 5 agenti feriti. A Padova due agenti feriti da bombe carta. A Brescia tre giovani arrestati per avere incendiato copertoni, a Bologna blitz in una sede della Cisl. Ad Ancona e Firenze uova e vernice contro Bankitalia, a Napoli occupati i binari della stazione. A Genova bloccati il varco per l'accesso ai traghetti al porto e la sopraelevata.
Nonostante lo sciopero abbia una valenza generale, contro le politiche di austerity intraprese a livello continentale (Da Terni il leader Cgil Susanna Camusso ha accusato il governo: “L'austerità strangola il lavoro”), non c’è dubbio che il mondo della scuola sia l’interprete principale della protesta, sia numericamente, che per l’intensità delle azioni. Tutte le agenzie di stampa indicano in studenti e precari gli attori più rilevanti delle manifestazioni.
Probabilmente, occorrerà riflettere, oggi e nei mesi che verranno, sulle ragioni per cui la scuola torna a convogliare le frange più rilevanti e più radicali della protesta contro le politiche del rigore.

Tuttoscuola