domenica 30 novembre 2014

Verso il Sistema Nazionale di Valutazione. L’autovalutazione

Entro la prossima estate (la data indicata è luglio 2015) tutte le scuole italiane dovranno produrre il loro primo rapporto di autovalutazione: un passo importante verso la costruzione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Quello successivo sarà costituito dalla valutazione esterna delle scuole.
Auto ed etero-valutazione, insieme alle prove nazionali sui livelli di apprendimento di italiano, matematica e scienze (cui si potrebbero aggiungere altre discipline, come la lingua straniera, o prove interdisciplinari) consentiranno forse al nostro Paese di ridurre il ritardo finora accumulato in materia di valutazione di sistema: una attività ormai fondamentale per orientare le politiche pubbliche, e anche le strategie didattiche, in materia di istruzione.

La scorsa settimana è stato presentato al Miur lo strumento (format) con il quale le scuole dovranno operare per autovalutarsi: il documento, lo stesso per tutte le scuole, contiene 49 indicatori (più uno lasciato in bianco, quello relativo alle ‘Competenze chiave e di cittadinanza’, ancora non definito nel contenuto) ed è finalizzato ad individuare punti di forza e di debolezza utili per mettere a punto piani di miglioramento dell’azione educativa. Le scuole potranno confrontare le proprie performance con quelle di altre scuole a livello nazionale e internazionale, e ricavarne indicazioni per le proprie decisioni.
Il format proposto dal Miur (elaborato dall’Invalsi con la collaborazione di esperti esterni) considera tre dimensioni: Contesto e Risorse (con 9 indicatori), Esiti degli studenti (9 indicatori), Processi Educativi e Organizzativi, diviso in due sezioni per un totale di 31 indicatori (14 per i processi educativi, 17 per quelli or ganizzativi ). Ma molti degli indicatori contengono più descrittori, che sono complessivamente 115. Non pochi, e in alcuni casi non facilmente gestibili, come vediamo meglio nella news successiva.   

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