Erano più che fondate le nostre anticipazioni sui contenuti della Legge di Stabilità,
che non risparmierebbe i dipendenti della scuola. Sempre in attesa di
conoscerne il testo pre-definitivo, ora all’esame di Bruxelles, nella
tarda mattinata del 16 ottobre, a margine di una conferenza presso
Unioncamere, sono arrivate delle conferme da parte del ministro della
Funzione pubblica, Gianpiero D'Alia. Che ha detto: “nella Legge di
Stabilità non ci sono novità sui contratti rispetto a quanto già deciso
per il pubblico impiego. Il blocco della contrattazione per la parte
economica – ha continuato D'Alia - è stato approvato dal Consiglio dei
ministri ad agosto, lo abbiamo trasformato in norma di legge”. Insomma,
per il responsabile della Funzione pubblica non è il caso di creare
allarmismi. Perché la proroga all’aumento stipendiale era già stata
decisa.
D’Alia ha anche aggiunto che, al di
là del blocco degli aumenti (e sembra anche dell’indennità di vacanza
contrattuale fino al 2017), vorrebbe quanto prima incontrare i
rappresentanti dei lavoratori, ormai quasi sul piede di guerra: “spero
di incontrare nelle prossime settimane i sindacati per iniziare a
discutere delle cose che possiamo fare per il pubblico impiego”.
E ancora “Abbiamo riaperto infatti la
contrattazione per la parte giuridica. Stiamo lavorando per creare le
condizioni per aprire una trattativa seria”, ha concluso il Ministro. Ma
la mobilitazione contro le ristrettezze riservate al pubblico impiego,
in particolare nella scuola, sarebbe ormai dietro l’angolo: già a fine
mese i sindacati maggiori si sono dati appuntamento. E tra due giorni,
il 18 ottobre, buona parte di quelli meno rappresentativi hanno chiamato
i dipendenti allo sciopero.
Tecnica della Scuola