giovedì 30 ottobre 2014

Riforme: Ecco come sarà il nuovo sostegno

Nell’ambito della riforma della scuola, cambiamenti significativi riguarderanno il sostegno scolastico e gli interventi di inclusione dei disabili. Sarà anche prevista una maggiore formazione per gli insegnanti sulle diverse disabilità.

Davide Faraone (responsabile scuola del PD) ha annunciato che il progetto di riforma del sostegno poggerà su quattro pilastri principali:

    la formazione degli insegnanti e la continuità educativa;
    la garanzia dei diritti degli alunni;
    una migliore organizzazione territoriale;
    rapporti con le famiglie.

La continuità educativa sarà garantita anche attraverso l’istruzione domiciliare, laddove ce ne fosse bisogno, ed è stata anche prevista la possibilità di poter somministrare dei farmaci durante l’orario scolastico (su prescrizione sanitaria).

Formare i docenti per rendere superflua la delega dell’intervento agli insegnanti di sostegno: ecco la proposta di legge della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che trova d’accordo il Pd e anche il Ministro Stefania Giannini.

La proposta di riforma del sostegno che mira a costruire una reale inclusione scolastica si può racchiudere in 17 punti, che  sono stati esposti durante la Festa tematica del Pd sulla scuola ad Orvieto.

Eccone una sintesi:

    Il progetto di inclusione (destinato anche a tutti gli alunni con BES) riguarderà tutti gli insegnanti curriculari (non solo quelli di sostegno, quindi), “attraverso una partecipazione corresponsabile alla predisposizione, all’attuazione e alla verifica del Piano Educativo Individualizzato“.
    Un Comitato interministeriale sarà istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e si occuperà dell’inclusione e della tutela dei diritti delle persone portatrici di disabilità. Agli insegnanti di sostegno dovranno possedere una preparazione specialistica, conseguita grazie ad una laurea per il sostegno. Saranno 4 gli indirizzi per il sostegno scolastico, differenziati a seconda che riguardino la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado o la scuola secondaria di secondo grado.
    Fondamentale l’importanza della formazione dei docenti di sostegno, ma anche dei docenti curriculari.
    La Fish ha sottolineato la necessità che sia garantita continuità didattica (articolo 6 della proposta di legge).
    Novità anche per quanto riguarda la certificazione della disabilità, poichè sono previste semplificazioni burocratiche.
    La Fish ha anche richiesto che si crei “un sistema di rilevazione dei dati che consenta in tempi reali di conoscere tra l’altro l’andamento del numero di alunni con disabilità, dei docenti per il sostegno didattico, il numero di assistenti per l’autonomia e la comunicazione, il numero di alunni nelle loro classi e quello degli stessi alunni con disabilità nelle classi“.
    I docenti di sostegno, il cui numero è attualmente insufficiente, in un triennio riusciranno a coprire i posti disponibili (110.000).
    Sarà prevista la conciliazione obbligatoria, per contrastare l’aumento dei ricorsi e aumentare le ore di sostegno.