Giovedì 28
giugno si è tenuta a Palazzo Madama l’audizione del ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza,
sulle linee programmatiche del suo dicastero alle Commissioni riunite
di Camera e Senato. L’argomento principale è stato quello dell’avvio
dell’anno scolastico 2013-2014, con le necessaria copertura delle
cattedre vacanti tramite immissioni in ruolo e supplenze.
Il ministro, come peraltro avviene tutti
gli anni di questi tempi da parte dell’inquilino di viale Trastevere,
ha rassicurato sul "regolare avvio dell'anno scolastico 2013-2014".
A garanzia di ciò, ha spiegato che l'informatizzazione dei processi
consentirà alle scuole di chiamare i supplenti che dovessero essere
necessari, "appena iniziano le lezioni".
Sul capitolo immissioni in ruolo, il ministro ha precisato che ci saranno anche i vincitori dell’ultimo concorso a cattedra: “Sono
in via di espletamento le fasi conclusive del concorso a cattedre per
personale docente della scuola. La stragrande maggioranza delle
Commissioni terminerà le operazioni in tempo utile per l’immissione in
ruolo già dall’anno scolastico 2013/2014”.
“E', inoltre, in corso, con il Dipartimento della funzione pubblica e con il Ministero dell'economia e delle finanze - ha proseguito il Ministro - la
procedura autorizzatoria per le immissioni in ruolo tanto per i
dirigenti scolastici che per il personale docente, educativo ed Ata. Più
precisamente, la richiesta per le nuove nomine dei dirigenti scolastici
riguarda la seconda tranche di assunzioni relative al concorso
ordinario 2011".
Carrozza ha reso pubblica anche la quota
orientativa di suddivisione del prossimo contingente di assunzioni a
tempo indeterminato: "Il turn over accertato, per cui si è proceduto
alla richiesta di immissione in ruolo, è attestato intorno alle 15.000
unità, di cui circa 12.000 docenti e 3.000 personale Ata".
Questi ultimi numeri confermano che, per
almeno la metà dei vincitori dell’ultimo concorso (ricordiamo che i
posti messi a concorso sono 11.542), occorrerà attendere l’anno
scolastico 2014-2015 per l’immissione in ruolo, se non quello
addirittura successivo.
Ciò considerato, emerge più di un dubbio
sull’opportunità di indire a breve nuovi concorsi (per le classi di
concorso e le regioni in cui i posti già sono stati messi a concorso in
questa tornata), nonché sulla giustizia e la meritocrazia di un sistema
che per il 50% continuerà ad attingere dalle graduatorie ad esaurimento
composte da persone che - pur abilitate - magari sono state bocciate
nelle varie prove di questo concorso, e non tra le persone che in questo
concorso (assai più selettivo del precedente) hanno superato tutte le
prove, anche senza vincerlo.
tuttoscuola.com