Trovano conferma da diverse “fonti” le anticipazioni fornite dalla Flc-Cgil, riportate dalla nostra testata giornalistica,
a proposito dell’avvenuta registrazione da parte della Corte dei Conti
dei Tfa speciali, i corsi abilitanti cui sarebbero interessati almeno 75
mila precari "storici" o di vecchia data.
La notizia è confermata dal fatto che
viene data anche per imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
delle modifiche al DM 249/2010, sulla selezione e formazione delle
giovane leve di docenti.
L’attenzione passa, quindi, tutta sui
contenuti dell’atteso regolamento. Su cui potrebbero anche pervenire
modifiche dell’ultimo momento. In base a quanto risulta alla Tecnica
della Scuola, il testo “licenziato” dalla Corte dei Conti non
conterrebbe, infatti, sostanziali novità rispetto a quello che era
uscito dalle commissioni parlamentari di competenza e poi da un editing
finale compiuto dagli alti dirigenti del dicastero di viale Trastevere.
Non avrebbe trovato accoglimento, ad
esempio, la prova nazionale non selettiva, ideata dall’ex ministro
dell’Istruzione, Francesco Profumo, per introdurre una modalità
meritocratica nella “spalmatura” su tre anni dei partecipanti ai Tfa
speciali. Come non sarebbe stata introdotta l’estensione all’anno
scolastico 2012/13 tra quelli utili ad arrivare ad almeno tre lunghe
supplenze (di cui una sulla materia per la quale si chiede
l’abilitazione): in questo caso, se si desse il via libera all'anno
appena terminato, il numero dei partecipanti ai corsi potrebbe arrivare
anche a 100mila unità.
Su questi due argomenti vale la pena
riportare il pensiero di Mario Pittoni, capogruppo Lega Nord della
commissione Istruzione del Senato, nella XVI Legislatura, oggi
consigliere per il Carroccio a Udine, che al Miur ha sicuramente
conoscenze ad alti livelli: a proposito del “test iniziale di accertamento delle competenze, tale proposta – spiega il leghista - non
figura nel documento (era una semplice ipotesi dell’ex ministro
Profumo), in quanto riferita alla fase attuativa del provvedimento
(praticabile solo dopo la pubblicazione), totalmente in carico al nuovo
Ministro Carrozza, che avrà quindi l’onere della decisione definitiva”.
Sull’inclusione dell’ultimo anno
scolastico, il 2012/2013, nell’intervallo temporale considerato per la
maturazione del diritto di accesso ai Tfa speciali (a partire dal
1999/2000), Pittoni ritiene che, alla luce del “ritardo accumulato per il varo del provvedimento” per il ministro Carrozza non vi sia altra scelta: “prendere in considerazione un intervento ad hoc che consenta l’inclusione degli interessati”. Un auspicio che hanno espresso anche molti altri politici, ma anche diversi esponenti del mondo sindacale e associazionale.
Stavolta, comunque, per sapere come
andranno le cose non bisognerà attendere troppo tempo: i sindacati sono
stati convocati per mercoledì 3 luglio al ministero dell’Istruzione,
dove potrebbero essere già rivelati tutti gli attuali dubbi
organizzativi.
Tecnica della Scuola