È stato un passaggio di consegne
cordiale, tra due accademici che si conoscono da tempo. Si è svolto il
30 aprile. I protagonisti sono stati il vecchio e il nuovo ministro
dell’Istruzione, Francesco Profumo e Maria Chiara Carrozza. Nel datato
palazzo bianco di viale Trastevere, i due hanno affrontato concretamente
i tanti temi “caldi” che riguardano da vicino l’istruzione pubblica,
gli studenti e i lavoratori che vi operano.
I due, che si erano già incontrati a
Torino subito dopo la nomina, non hanno potuto parlare a lungo. La
Corrazza è stata per larghi tratti della giornata impegnata in Senato.
"Non credo che abbia bisogno di
consigli", ha detto Profumo parlando del suo successore. "E' una
responsabilità importante - ha replicato il nuovo Ministro riferendosi
al suo nuovo incarico - quello che mi preme di più ora è essere
all'altezza di questo compito. Mi ha fatto piacere che alla Camera e in
Senato ci siano state molte repliche su scuola, ricerca e innovazione,
con la specifica richiesta di non abbandonare l'agenda digitale". La
scuola, ma anche la ricerca - ha aggiunto "sono temi trasversali che
uniscono il Paese. C'é un'ampia convergenza sul fatto che ricerca e
innovazione siano fondamentali per il futuro dell'Italia e questo per il
ministero è un buon segnale di avvio".
Non è entrata nel merito delle singole questioni, ma la Carrozza ha assicurato che la formazione scientifica e quella umanistica per lei sono sullo stesso piano. "Stavo per studiare letteratura francese e ho sempre avuto una predilezione per le scienze umane". Nessun timore, dunque, che uno dei due ambiti prevalga sull'altro.
Intanto, ha fissato alcuni paletti, alcuni dei quali in piena linea con il suo predecessore. Ad iniziare dall'edilizia scolastica. "Vorrei riprendere - ha detto ai giornalisti - il lavoro già avviato dal ministro Profumo e portarlo avanti. L'edilizia scolastica ha bisogno di essere rivitalizzata".
Il ministro si è quindi soffermata, sollecitata dai giornalisti, sulla questione scuola pubblica/scuola privata assicurando che in proposito non c'é alcun dilemma: "Anche la scuola privata svolge un ruolo importante. Si tratta di collaborare".
Non è entrata nel merito delle singole questioni, ma la Carrozza ha assicurato che la formazione scientifica e quella umanistica per lei sono sullo stesso piano. "Stavo per studiare letteratura francese e ho sempre avuto una predilezione per le scienze umane". Nessun timore, dunque, che uno dei due ambiti prevalga sull'altro.
Intanto, ha fissato alcuni paletti, alcuni dei quali in piena linea con il suo predecessore. Ad iniziare dall'edilizia scolastica. "Vorrei riprendere - ha detto ai giornalisti - il lavoro già avviato dal ministro Profumo e portarlo avanti. L'edilizia scolastica ha bisogno di essere rivitalizzata".
Il ministro si è quindi soffermata, sollecitata dai giornalisti, sulla questione scuola pubblica/scuola privata assicurando che in proposito non c'é alcun dilemma: "Anche la scuola privata svolge un ruolo importante. Si tratta di collaborare".
Lavorerà anche, e da subito, per
valorizzare i docenti. "Posso garantire – ha spiegato - che lavoreremo
per valorizzare la professione d'insegnante". Il neo ministro
dell'Istruzione ha poi detto di aver apprezzato che ieri in Parlamento
si sia fatto più volte fatto riferimento alla scuola e agli insegnanti. A
tal proposito ha ribadito l'impegno, già espresso nelle prime
dichiarazioni, di restituire entusiasmo e fiducia alla categoria. "Ma
prima di presentare singoli provvedimenti - ha osservato - voglio vedere
quali opportunità ci sono. Preferisco dire le cose una volta fatte ed
evitare gli annunci. Prendetelo - ha detto rivolta sempre ai giornalisti
presenti - come un elemento di serietà. La scuola - ha aggiunto - è un
tema trasversale che può riscuotere l'interesse di tutte le forze
politiche e unire il Paese".
La Carrozza si è detta infine ben
consapevole che, comunque, dovrà confrontarsi con l'Economia e con gli
altri ministeri. "Sono una persona concreta, preferisco dire le cose una
volta fatte piuttosto che fare annunci. Prendetelo come un aspetto di
serietà", ha detto offrendo un assaggio del suo stile.
Quanto a Profumo, si è già congedato dallo staff ministeriale. Ieri ha ripreso servizio al Politecnico di Torino. "E' la mia scuola e ci tornerò con molta più esperienza di prima e questa condivisione credo che sia un bene per il Paese". Un doppio bacio sulle guance e una stretta di mano a beneficio dei fotografi hanno concluso il breve rito di avvicendamento. Ora si può dire: l’istruzione italiana inizia un nuovo corso.
Quanto a Profumo, si è già congedato dallo staff ministeriale. Ieri ha ripreso servizio al Politecnico di Torino. "E' la mia scuola e ci tornerò con molta più esperienza di prima e questa condivisione credo che sia un bene per il Paese". Un doppio bacio sulle guance e una stretta di mano a beneficio dei fotografi hanno concluso il breve rito di avvicendamento. Ora si può dire: l’istruzione italiana inizia un nuovo corso.
Tecnica della Scuola