I Tfa normali avranno una valenza
maggiore di quelli speciali. Ma i punteggi che verranno assegnati ai
precari tra un anno, in occasione del periodico aggiornamento delle
graduatorie d’istituto, saranno ben diversi da quelli sinora trapelati:
salvo improbabili modifiche dell’ultimo momento, i circa 21mila
aspiranti docenti selezionati (dopo aspre polemiche e non pochi ricorsi)
e che stanno frequentando i Tfa normali, l’anno prossimo potranno
aggiornare la graduatoria d’istituto facendo un salto in avanti di ben
18 punti. A patto, ovviamente, che superino tutti gli esami finali degli
insegnamenti previsti, svolgano positivamente il corposo tirocinio e
siano ritenuti idonei in occasione della prova finale.
Mentre agli almeno 75mila che
termineranno con esito positivo i più veloci Tfa speciali verranno
corrisposti 12 punti (gli stessi assegnati a chi ha concluso un
dottorato di ricerca).
Vale la pena ricordare che si tratta
di una doppia novità rilevante, visto che sino ad oggi tutte le
indiscrezioni confluivano rispettivamente su 12 e 6 punti. Dal Ministero
hanno confermato che la differenza è dovuta al fatto che il Tfa
normale, aperto a tutti, ha comportato una dura selezione. Ma non solo:
la sua frequenza comporta un numero di ore decisamente maggiore rispetto
a quelle dei partecipanti ai Tfa speciali (esentati dalle centinaia di
ore di tirocinio da svolgere direttamente presso gli istituti
scolastici).
La nuova valutazione del punteggio da
assegnare per coloro che termineranno con esito positivo i Tfa è
contenuta nel terzo decreto ministeriale, il secondo di tipo
organizzativo, con cui viale Trastevere ha provveduto a rivedere la
tabella di valutazione dei titoli culturali e di servizio validi per
l'inserimento e l'aggiornamento delle graduatorie di seconda fascia
d’istituto. Il decreto, a differenza di quello “madre”, di tipo
regolamentare, non necessita di
essere approvato con particolare urgenza. In questo momento è ancora al
vaglio del Consiglio di Stato e la sua approvazione (in teoria con
proposta motivata di ulteriori modifiche) potrebbe far attendere ancora
diversi mesi.
Anche in questo caso, le modifiche
sono però necessarie: nella tabella vigente, in quanto preesistente al
D.M. n.249/2010, non era prevista la valutazione del titolo di
abilitazione che sarà conseguito da quanti stanno frequentando il Tfa
ordinario, né tanto meno quello che sarà conseguito al termine del
percorso abilitante speciale. Viale Trastevere sinora si era limitata a
far sapere che “si è colmata quindi anche questa lacuna, disponendo una
differenziazione di punteggi tra abilitazioni conseguite nei percorsi
ordinari e riservati nel segno della continuità con il passato, che già
riconosceva un diverso punteggio alle abilitazioni conseguite a seguito
della frequenza dei corsi Ssis e delle sessioni riservate, ed in
ossequio alla osservazione posta dalla VII Commissione della Camera dei
deputati in sede di esplicitazione di parere sul testo del D.M.
rettificativo del D.M.n.249/2010”.
Ma nella rinnovata tabella di
valutazione dei titoli utili all’aggiornamento delle graduatorie
d’istituto è contenuta anche un’altra importante novità. Stavolta
riguardante il servizio svolto come supplenti, sempre se in possesso del
prescritto titolo di studio. Ebbene, il testo fornito dal Ministero al
Consiglio di Stato prevede che d’ora in poi ogni mese di servizio, o
frazione minima residua di 16 giorni, valga un solo punto. Con
l’annualità che verrà, di conseguenza, 6 punti anziché i canonici 12
punti.
Sul n. 16 del quindicinale La Tecnica della Scuola, disponibile anche on line sono contenute
tutte le ultime notizie sui Tfa, la tempistica con cui verranno svolti e
i “passi” che le diverse decine di migliaia di interessati dovranno
attuare sin da metà aprile per candidarsi e formulare la dichiarazione
di titoli e servizi svolti.
Tecnica della Scuola