venerdì 1 febbraio 2013

Per il PDL devono essere le scuole a scegliersi gli insegnanti, ecco il loro programma elettorale

Inizio del percorso educativo a 5 anni e autonomia delle scuole nella scelta degli insegnanti. Sono due dei punti salienti del programma del Pdl per l'istruzione. Mentre per l'università si parla di razionalizzazione della distribuzione territoriale degli atenei e dei corsi. I punti programmatici del partito di Silvio Berlusconi sono stati presentati stamattina a Roma da Elena Centemero, coordinatore nazionale Scuola del Pdl, e da Maurizio Sacconi, ex ministro del Welfare. "I nostri punti cardine - ha detto Centemero - saranno autonomia, merito e valutazione. Ci concentreremo sull'autonomia delle scuole e sul reclutamento degli insegnanti".

Scuola, insegnanti scelti da istituti - Il programma prevede l'autonomia degli istituti scolastici nella scelta degli insegnanti, negli organici e nella gestione efficiente dell'offerta scolastica. Il Pdl parla di "valutazione di scuole, docenti e università per favorire la meritocrazia" e di "avvio e sviluppo dell' agenda digitale nella scuola". Fra le promesse c'è anche quella di "favorire il rapporto scuola-impresa sostenendo i percorsi di formazione professionale". Il modello saranno le scuole tecniche tedesche. Il percorso educativo? Dovrà cominciare prima, a 5 anni. E per il tema dell'edilizia delle scuole si pensa al progetto 'Adotta una infrastruttura’: chi finanzia un progetto infrastrutturale in base ad un elenco stabilito dallo stato potrà detrarre dalle tasse il 90% del contributo.
Università, prestiti onore e razionalizzazione - Il Pdl parla di raddoppio della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca, di implementazione del Fondo per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo, di prestiti d' onore per l' accesso allo studio e di "esenzione fiscale totale sulle borse di studio sia per il beneficiario che per chi le finanzia". Necessario è per il partito un piano per la "razionalizzazione degli istituti" universitari e anche dei corsi. I fondi andranno agganciati qualità. E sarà più massiccio l'uso dell'inglese come lingua di insegnamento nei corsi.

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