domenica 23 settembre 2012

Ecco tutti i numeri della scuola italiana

Il Miur, il ministero insomma, ha comunicato una serie di dati che riguardano l’anno scolastico 2012-2013, e si riferiscono alla scuola dell’intera penisola. Vediamo insieme questi dati. Gli studenti che siedono tra i banchi quest’anno sono 7.862.740, comprese ogni genere di scuola e ogni grado. Rispetto all’anno precedente si sono iscritti di 36.238 unità, così distribuiti: +3.146 nella scuola dell’infanzia, +11.097 nella primaria, + 20.891 nella secondaria di II grado, mentre nella secondaria di I grado si assiste ad una diminuzione pari a 4.461 studenti. Le classi attivate sono in tutto 365.255, per una media di oltre 21,5 studenti (il mezzo è da “pollo di Trilussa, si sa) per classe. Gli insegnanti assunti dal Miur con contratto tempo indeterminato sono 625.878, ai quali vanno aggiunti circa 200 mila precari assunti a settembre e licenziati a giugno, di materie specifiche o di sostegno.

Gli stranieri che frequentano le scuole della penisola sono in tutto 755.939 (dato a.s. 2011-12). Oltre il 44% di loro è nato in Italia, in valore assoluto sono 334.284. Le percentuali più alte si hanno in Lombardia e Veneto dove gli studenti stranieri nati in Italia è del 50,9%. Gli studenti che passano dalla terza media alla prima superiore scelgono per il 46,6% i licei, il 32% si orienta su istituti tecnici, mentre l’istruzione professionale è scelta dal 21,4% degli studenti in prima superiore.
L’istruzione tecnico-professionale è comunque preferita ai più “generici” licei, coinvolgendo oltre il 53% degli studenti. I vari indirizzi scelti si percentualizzano in vario Modo.“Amministrazione finanze e marketing” (31%), “Informatica e telecomunicazioni” (14%), “Elettronica ed elettrotecnica” (10%) e “turismo” (10%). Nell’istruzione professionale la maggior parte delle scelte è ricaduta sull’indirizzo “Enogastronomia e Ospitalità alberghiera” (40%). Seguono “Manutenzione e assistenza tecnica” (14%), “Servizi socio-sanitari, odontotecnico, ottico” (12%), “Servizi commerciali” (11%).
Dopo 10 anni si fermano i tagli alla scuola, dopo gli ultimi fatti dalla coppia Tremonti-Gelmini (140 mila posti tra insegnanti e personale ausiliario in tutta la penisola). Tagli dovuti ad una scuola gestita da Roma, ma ricordiamo che la scuola nelle regioni meridionali costa in media il 30-40% in più che nelle regioni del nord. Un esempio: la Campania spende all’anno oltre 8 miliardi di euro, ed ha 5,8 milioni di abitanti, la Lombardia non arriva a spenderne 10 di miliardi, con 10 milioni di abitanti. 1400 euro all’anno per un cittadino campano, 1000 euro all’anno per un cittadino lombardo. Entrambi cittadini italiani.
I nuovi insegnanti assunti a tempo indeterminato sono 21.112, tanti quanti quelli andati in pensione. Per gli alunni diversamente abili e gli insegnanti di sostegno si confermano i numeri dell’anno 2011-2012: 197.639 alunni disabili, 97.636 insegnanti di sostegno. Il Ministero prevede per l’anno scolastico in corso che saranno inseriti 4 mila alunni disabili in più, perciò serviranno 2 mila insegnanti di sostegno in più. Il Ministero non dice come saranno distribuiti, in quanto da oltre un decennio le differenze tra regioni del nord e del sud sono imbarazzanti: le regioni dell’ex Regno delle due Sicilie assorbono il 40% delle risorse per i disabili e insegnanti: circa 40 mila insegnanti per una spesa di oltre un miliardo annuo, dei 3 spesi per tutta la penisola da Roma.
Un’altra novità è quella del dimensionamento scolastico: gli istituti scolastici passano da 10.219 a 9.134. Per istituto scolastico si intendono anche più scuole, soprattutto quando si parla di scuola dell’obbligo. Un’altra importante osservazione che merita attenzione: il Miur non dice quante scuole sono state accorpate, messe insieme per avere meno personale scolastico, soprattutto di segreteria da pagare, a partire dal Dirigente. Un Dirigente scolastico costa in media allo Stato 50 mila euro e più, averne eliminati oltre mille è un bel risparmio, ma sarebbe interessante e onesto verso i cittadini dire dove c’era più abbondanza. In assenza di dati solleviamo solo la curiosità.
Nella penisola rimangono 1.154 le scuole che hanno meno 600 alunni, cioè sono sottodimensionate e avranno un Dirigente scolastico come reggente, cioè arriva per 2 giorni alla settimana da un’altra scuola. A queste reggenze si uniscono le 500 della Lombardia dopo lo scandaloso, ennesimo pasticciaccio alla romana, con blocco del concorso per DS (355 vincitori che non sono stati nominati) con tutti i disagi che ne stanno seguendo. Le scuole in cui si è potuto nominare un Dirigente, o Preside, in tutta la penisola, sono 7980, i Dirigenti effettivamente in servizio sono 7962, di cui 859 nominati a settembre c.a., distribuiti regione per regione.
Nella scuola elementare le classi che si sono formate sono in lieve diminuzione, passando dalle 132.270 dell’a.s. 2011-2012, alle 132.193 di quest’anno, mentre segnano un segno più il numero di sezioni della scuola elementare per il tempo pieno(a scuola dalle 8 della mattina alle 16 del pomeriggio),passando da 38.386 a 39.670, più 1.284 sezioni, che significa pressappoco 1.284 posti in più come insegnanti. Anche a questo riguardo ci sorge una curiosità: dove li ha attivati il Miur? In quali regioni, in quali città e perché? Servivano veramente o sono frutto di mediazioni politiche per creare posti di lavoro? Dati per ora non ne abbiamo trovati per formulare ipotesi. La ricerca continua.

L'Indipendenza