martedì 28 agosto 2012

Ferie non godute, iniziano i pagamenti!

Dalle Ragionerie territoriali dello Stato sta arrivando finalmente il via libera per il pagamento delle ferie del personale supplente. 
Pertanto nelle prossime settimane a tutto il personale retribuito con partita di spesa fissa dalle Ragionerie territoriali verrà riconosciuto il pagamento delle ferie. 
Lapalissiana la motivazione addotta dalla Ragioneria di Torino (ma dalle notizie da noi raccolte note analoghe sono in corso di emanazione anche in altre regioni): “… valutati gli effetti temporali della norma [il riferimento è all’articolo 5 della legge sulla spending review] in coerenza con l’articolo 11 delle disposizioni preliminari al codice civile ..” Ma cosa stabilisce l’articolo 11 in questione ? 

E’ presto detto: “La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo. I contratti collettivi di lavoro possono stabilire per la loro efficacia una data anteriore alla pubblicazione, purché non preceda quella della stipulazione”. C’è da chiedersi se era necessario attendere quasi due mesi per arrivare ad una conclusione che era facilmente a portata di mano fin da subito. 
Il fatto è che, purtroppo, la decisione presa a suo tempo dai tecnici del MEF di bloccare il pagamento delle ferie dei supplenti si ripercuoterà soprattutto sui supplenti temporanei retribuiti dalle scuole. Infatti i docenti retribuiti con cedolino unico percepiranno quanto dovuto già nelle prossime settimane, mentre la stragrande maggioranza dei supplenti temporanei dovrà aspettare molto di più in quanto quest’anno le scuole devono predisporre il Programma Annuale per il periodo settembre/dicembre 2012 e fino a quanto il programma non sarà redatto e approvato sarà impossibile procedere a qualunque pagamento. Nella migliore delle ipotesi i supplenti temporanei potranno ricevere il dovuto verso la metà di ottobre. 
Come è ormai consuetudine ad essere colpiti sono ormai quasi sempre gli ultimi anelli della catena. In questo caso va detto che le scelte politiche non c’entrano nulla perché la decisione di bloccare il pagamento delle ferie era arrivata non dal Ministro ma dagli Uffici della Ragioneria Generale dello Stato dove, evidentemente, poco si intendono di codice civile e soprattutto di cosa significhi per un precario percepire parte dello stipendio con 3-4 mesi di ritardo.

Tecnica della Scuola