Interventi sull’organico della Pa
- È previsto un programma di riduzione (che non si applica al comparto
scuola, a quello della sicurezza, ai Vigili del Fuoco, al personale
amministrativo degli Uffici giudiziari e della magistratura) con le
seguenti caratteristiche: le Amministrazioni dello Stato, incluse quelle
ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici - economici e
non - e gli enti di ricerca, devono procedere a una riduzione degli
uffici di livello generale e di livello non generale, e delle relative
dotazioni organiche, non inferiore al 20% di quelli esistenti. Devono
inoltre procedere a una rideterminazione delle dotazioni organiche del
personale non dirigenziale non inferiore al 10%.
Il riassetto
organizzativo è realizzato con un ampio ventaglio di interventi:
riordino delle competenze degli uffici e l’eliminazione delle
duplicazioni; riorganizzazione degli uffici periferici su base regionale
o interregionale; unificazione delle strutture con funzioni logistiche e
strumentali; eliminazione degli incarichi di studi e ricerca ai
dirigenti non titolari di uffici. Le Forze armate, invece, ridurranno il
totale generale degli organici in misura non inferiore al 10%. C’è poi
un capitolo dedicato alla gestione del personale in soprannumero. Per
costoro si procede, in primo luogo, alla risoluzione unilaterale del
rapporto di lavoro nei confronti dei dipendenti che sarebbero potuti
andare in pensione entro il 31 dicembre 2014 prima dell’entrata in
vigore della riforma di dicembre. In subordine, si applicheranno le
regole ordinarie previste per la mobilità.
Riduzioni di spesa per la Pa
- Per quanto riguarda il parco auto si introduce, a partire dal 2013,
un limite pari al 50% della spesa sostenuta per il 2011 da applicarsi
all’acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture, oltre
che all’acquisto di buoni taxi. Il limite può essere derogato, per il
solo 2013, esclusivamente per i contratti pluriennali già in essere.
Altre eccezioni sono previste per il Corpo nazionale dei vigili del
fuoco e per i servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della
sicurezza pubblica. Si introduce poi il divieto di attribuire incarichi
di studio e consulenza a soggetti in pensione, già appartenenti ai ruoli
dell’amministrazione e che abbiano svolto, nel corso dell’ultimo anno
di servizio, funzioni e attività corrispondenti a quelle oggetto
dell’incarico di studio o consulenza. Per il valore dei buoni pasto
attribuiti al personale, anche di qualifica dirigenziale, viene
stabilito un tetto massimo di 7 euro il limite al valore nominale. Tutte
le
disposizioni normative e contrattuali
più favorevoli cessano di avere applicazione a partire dal 1° ottobre
2012. Le ferie e i riposi spettanti al personale, anche di qualifica
dirigenziale, sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto prevedono gli
ordinamenti dell’amministrazione di appartenenza e in nessun caso danno
diritto alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi.
Infine, viene stabilito che le amministrazioni stipulino convenzioni con
il Ministero dell’economia per omogeneizzare il sistema di pagamento
degli stipendi, oppure rinegozino i contratti vigenti, con un
abbattimento del costo del servizio non inferiore al 15%.
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