lunedì 18 giugno 2012

Richiesta inclusione nei TFA Speciali dei maestri abilitati sprovvisti del titolo insegnamento lingua inglese.

All’attenzione delle OO.SS.
Dei Partiti Politici
Del Ministro Profumo


TFA SPECIALI

“Il percorso speciale non prevede prove d’accesso. Al comma 16 dell’art 15 , analogamente , viene prevista l’iscrizione al percorso abilitante per infanzia e primaria senza prove d’accesso per coloro che siano in possesso di tre anni di servizio a tempo determinato nell’infanzia e nella primaria, statale o paritari
Ricordiamo che il parere del CNPI è solo uno degli step per giungere all’approvazione definitiva delle modifiche del Regolamento.”



Siamo quel gruppo di maestre precarie abilitate che da parecchi anni si battono affinchè  venga loro riconosciuto il DIRITTO a conseguire il titolo per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, condizione necessaria per il proseguimento della loro attività lavorativa.
Con la legge sul Maestro Unico, infatti, si prevede che il maestro/a si occupi anche di tale insegnamento.
Come potremo, quindi, noi precari continuare a sostituire i colleghi assenti se non verremo formati in tal senso?
Molti di noi sono già abilitati a insegnare una lingua straniera che, ahimè, non è l’inglese. Tale abilitazione è stata da noi conseguita contestualmente al concorso ordinario in previsione del MAI attuato BILINGUISMO alla scuola primaria.
Chiediamo a tutte le forze politiche e sindacali, al Signor Ministro all’Istruzione, la possibilità di sanare anche tale questione con la nostra inclusione nei previsti TFA SPECIALI, poiché è come se fossimo abilitate/i a metà.
 Lavoriamo da parecchi anni nelle scuole statali, siamo precari storici vittime di scelte politiche inadeguate che ci hanno relegato nelle graduatorie per troppo tempo. Alcuni sono andati in pensione da precari senza la soddisfazione di vedersi stabilizzare.
Noi amiamo il nostro lavoro e….poche assenze e molto impegno sono le nostre credenziali. Ci auguriamo, pertanto che vogliate prendere a cuore la ormai famosa “questione meridionale” delle maestre palermitane presto escluse dal mondo del lavoro ( forse vittime di una distrazione politica e sindacale?)
In attesa di un riscontro
Distinti saluti
Maria Pia Labita maestra precaria di Palermo a nome e per conto di altri/e.