di Alessandro Giuliani
Stavolta non sembrano esserci
ripensamenti. Anzi, si viaggia a ritmo spedito. A conferma che il Miur
ha tutta l’intenzione di trovare una ricollocazione immediata,
probabilmente già utilizzabile in vista del prossimo anno scolastico,
per gli oltre 10mila docenti soprannumerari rimasti senza cattedra e a
cui viene data ora la possibilità di acquisire la specializzazione sul
sostegno. Con una nota non troppo pubblicizzata, la n. 3508 datata
8 maggio, viale Trastevere ha infatti comunicato agli Uffici Scolastici
Regionali una comunicazione con la quale annuncia la scadenza per
l’invio, allo stesso Ministero, dell’“Elenco dei docenti a tempo indeterminato in esubero che intendono seguire corsi di specializzazione per le attività di sostegno”.
I nominativi degli aspiranti, che in base alla circolare n. 7 emessa dal Miur lo scorso 16 aprile prevede l’inclusione in classi di concorso con docenti di ruolo in soprannumero, dovrà essere inviato all’indirizzo di posta elettronica formazione.docenti@istruzione.it entro il prossimo 25 maggio.
Vale la pena ricordare agli aspiranti che il corso è su base
volontaria, gratuito, in parte on line (solo i moduli teorici, mentre
laboratori e tirocinio prevedono la presenza obbligatoria). In tutto
sono previste tra le 400 e le 450 ore di corso complessive. È previsto
il conseguimento di tre livelli: già al termine del primo, sempre in
base alla circolare ministeriale, sarà possibile affiancare uno studente
disabile. Ed essere così ricollocati. Tra l’altro senza alcuna
correlazione rispetto al proprio titolo di studio e titolo di
abilitazione. Una scelta che ha indignato diversi docenti specializzati, il cui percorso formativo è stato ben più lungo ed oneroso.
In ogni caso la “macchina
organizzativa” sembra ormai partita: entro pochi giorni i dirigenti
scolastici informeranno il personale della scadenza imminente. E delle
modalità per aderire.
Non ci sono novità, infine, per quel
che riguarda il numero di partecipanti: non vi sono riferimenti
ministeriali né nella circolare né chiarimenti successivi. Evidentemente
il Miur si aspetta che si dicano interessati all’iniziativa solo una
parte degli oltre 10.000 attuali soprannumerari. E che quindi non è il
caso di porre limiti. Almeno in questa fase.
fonte: La Tecnica della Scuola