Secondo il 'Better life index' dell'Ocse, aggiornato in occasione del Forum annuale sul tema, l'Italia “ha
risultati favorevoli per numerosi parametri di benessere, come mostra
il fatto che ha performance vicine alla media in molti indici'', ma non per quanto riguarda il lavoro e l’educazione.
Per il lavoro il nostro Paese si colloca
in fondo alle classifiche Ocse sia sull'occupazione (34° posto su 36 e
solo il 57% di persone in età attiva occupate) sia sulla disoccupazione
di lungo termine (4,08%, parecchio sopra la media Ocse del 3%).
Va meglio per quanto riguarda i contratti a termine (7% del totale, contro il 10% di media), un dato che, secondo l'Ocse, ''suggerisce che l'Italia abbia avuto successo nello stabilizzare i contratti e nel favorire quelli a tempo indeterminato''.
Sul versante dell’educazione l'Italia si
colloca al di sotto della media su due dei tre parametri principali: la
riuscita scolastica, dove il nostro Paese è 28° su 36, con il 54% degli
adulti tra 25 e 64 anni che hanno ottenuto un diploma di scuola
secondaria superiore, e le competenze degli studenti, 27° posto con un
punteggio di 486, contro 497 di media Ocse.
Nell’indicatore ‘soddisfazione rispetto
alla propria situazione’ gli italiani danno alla propria vita un voto
medio di 6,1 su 10 (26° posto su 36), comunque sotto la media dei Paesi
membri. Il giudizio varia poco tra uomini e donne (6,1 contro 6), ma
notevolmente se si considera la fascia socio-economica: nel 20%
inferiore il voto medio è 5,6 mentre nel 20% superiore arriva a 6,4.
Si conferma la buona performance
dell’Italia, invece, sul fronte della salute: con un'aspettativa di vita
media di 82 anni l'Italia è al quarto posto tra i Paesi Ocse, grazie in
particolare a un tasso di fumatori inferiore alla media e a una
percentuale di obesi inferiore a quella di molti altri Paesi.
fonte: Tuttoscuola.com