Saranno a numero programmato e
gratuiti. La formazione si svilupperà su tre moduli: base, intermedio e
avanzato. Previste lezioni (50% on line), laboratori e tirocini: in
totale 60 crediti formativi di tipo universitario. Per essere assegnati
sull’alunno certificato basterà aver concluso il primo modulo. Nella
prima fase l’area di assegnazione sarà unica.
La tanto sospirata soluzione per i
docenti soprannumerari è arrivata: come previsto, si tratta di un corso
di formazione per il conseguimento della specializzazione per le
attività di sostegno, rivolto ai docenti di ogni ordine e grado rimasti
senza titolarità. Le modalità sono contenute nel decreto n. 7, firmato
dal direttore generale Luciano Chiappetta, composto da cinque articoli e
denominato “Corsi di formazione per il conseguimento della
specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale
docente in esubero – Anno scolastico 2012-2013”.
Il decreto, datato 16 aprile, spiega
che il numero dei corsi sarà “programmato” (senza però al momento
esplicitare la quota) e che i destinatari del corso devono
obbligatoriamente rientrare tra il “personale docente in esubero”
(quest’anno oltre 10mila insegnanti, l’80% dei quali appartenenti alla
scuola superiore). Sarà lo stesso Miur i coprire i costi delle
formazione dei soprannumerari.
I corsi saranno organizzati su tre
moduli, ognuno dei quali equivalenti a 20 crediti formativi
universitari: ogni credito corrisponderà a 6 ore nel caso delle lezioni e
a 10 ore nel caso dei laboratori (diversi per ogni livello scolastico) e
dei tirocini. Sarà possibile svolgere per via telematica solo il 50%
delle lezioni
Dai primi calcoli delle attività
previste, complessivamente la formazione dovrebbe comportare un impegno
pari a 420 ore. Tali ore saranno suddivise su tre moduli: base,
intermedio e avanzato. Al termine di ogni modulo sarà svolta una
“specifica prova di valutazione da effettuarsi in presenza”. Per
ottenere la collocazione professionale, probabilmente già dal prossimo
1° settembre, basterà però superare il modulo base. “A tal fine –
specifica il Miur – è compilato dagli Ambiti territoriali uno specifico
elenco, diviso per grado di scuola, in cui confluiscono tutti gli
specializzandi”.
All’interno di ogni modulo sono
previsti diversi insegnamenti (come Pedagogia speciale, Progettazione
del Pdf, Legislazione riferita all’integrazione scolastica,
Neopsichiatria infantile, ecc.), terminati i quali il corsista dovrà
conseguire almeno la valutazione di 18/30 (anche per laboratori e
tirocini). Per non incorrere nel rischio di non poter assegnare
l’incarico sugli alunni con disabilità, nei confronti degli
specializzandi “che hanno conseguito il livello intermedio” viale
Trastevere ha deciso che si attuerà la cosiddetta area unica: verranno
inseriti “in un unico elenco senza alcuna suddivisione in aree
disciplinari. Successivamente al conseguimento del titolo – specifica
però lo stesso Miur – sono impiegati sulla base della normativa
vigente”.
Sarà consentito assentarsi per non
oltre il 10% delle lezioni programmate: per chi sforerà la quota massima
consentita è previsto il recupero, attraverso modalità on line
concordate con i titolari di ogni insegnamento. Per laboratori e
tirocini non sono contemplate assenze.
fonte Tecnica della Scuola