I giudici ancora non si esprimono sui
migliaia di ricorsi per l’accesso ai Percorsi abilitanti speciali da
parte dei candidati con requisiti di servizio inferiori alle tre
annualità (di cui una specifica sulla materia in cui ci si vuole
abilitare) imposti dal Miur. Il 17 ottobre sono stati, infatti, discussi
in camera di consiglio alcuni dei ricorsi innanzi al Tar Lazio avverso
il DDG 58/2013, proprio per la decisione delle richieste di ammissione
con riserva degli aspiranti privi dei requisiti di partecipazione
richiesti dal bando. Ebbene, il Tribunale amministrativo regionale di
Roma, in occasione della discussione della richiesta cautelare, ha
deciso di non pronunciarsi in sede d’urgenza. E di fissare sin d’ora le
udienze per la discussione nel merito dei ricorsi, che si terranno il 19
e 20 febbraio prossimi, per la definizione nel merito con sentenza dei
giudizi.
Già nei giorni scorsi l’Anief, che per la stessa motivazione ha patrocinato la difesa di 3.400 ricorrenti, aveva comunicato che
“nella Camera di Consiglio del 3 ottobre, relativamente a due degli
altri cinque ricorsi notificati (nn. 8187-8191), i legali dell’Anief
Marcone e Verticelli” hanno ottenuto “dai giudici la fissazione urgente
dell’udienza, considerato che la mancata calendarizzazione dell’inizio
dei corsi universitari non produce un pregiudizio grave e irreparabile
per i ricorrenti tale da concedere un’ordinanza cautelare. Preso atto
del ritardo del Miur nell’organizzazione dei corsi, il collegio, dopo la
prima ordinanza cautelare emessa la scorsa estate su un ricorso
presentato da un docente di ruolo iscritto all’Anief, ha ritenuto
opportuno discutere nel merito, il 20 febbraio 2014, tutti gli altri
ricorsi relativi all’accesso ai PAS”.
L’intenzione dei giudici
amministrativi del Lazio appare evidente: far confluire tutti i ricorsi
negli stessi giorni. A meno che, nel frattempo, i PAS prendano inizio:
in tal caso, i ricorrenti avrebbero invece diritto al pronunciamento
d’urgenza. E capire, in tal caso, se l’accesso ai corsi abilitanti sarà
fattibile. O potranno mettersi l’anima in pace.
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