L’Apef, associazione professionale di
insegnanti, lamenta che nel documento dei cosiddetti ‘Saggi’ proprio gli
insegnanti siano praticamente ignorati. “Sembra che gli estensori del documento, come i nostri politici, pur attentissimi ai problemi del disagio giovanile”, si legge in un comunicato, “non
si rendano conto di quello attuale degli insegnanti e della loro
situazione di ‘sofferenza professionale’, testimoniata dalle cronache di
ogni giorno.
Ci saremmo aspettati un minimo di proposte per la
riorganizzazione del lavoro dei docenti sui quali, oltre alle accuse di
lavorare poco, vengono scaricate sempre tutte le nuove incombenze
innovative senza alcun corrispettivo, non solo economico, ma anche e
soprattutto formativo”.
Quanto al merito delle proposte avanzate
dai ‘facilitatori’, tra le quali c’è l’aumento del tempo scuola, l’Apef
osserva che esso è “certamente auspicabile”, ma che “rimane
una proposta irrealizzabile nel breve termine cui fa riferimento il
documento dei saggi, se non si decide di intervenire rapidamente sui
finanziamenti, sulla formazione dei docenti (es. metodologie didattiche
innovative, disagio scolastico, BES, etc…), sugli organici”.
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