giovedì 18 aprile 2013

Nel documento dei saggi non vi è traccia degli insegnanti




L’Apef, associazione professionale di insegnanti, lamenta che nel documento dei cosiddetti ‘Saggi’ proprio gli insegnanti siano praticamente ignorati. “Sembra che gli estensori del documento, come i nostri politici, pur attentissimi ai problemi del disagio giovanile”, si legge in un comunicato, “non si rendano conto di quello attuale degli insegnanti e della loro situazione di ‘sofferenza professionale’, testimoniata dalle cronache di ogni giorno.
Ci saremmo aspettati un minimo di proposte per la riorganizzazione del lavoro dei docenti sui quali, oltre alle accuse di lavorare poco, vengono scaricate sempre tutte le nuove incombenze innovative senza alcun corrispettivo, non solo economico, ma anche e soprattutto formativo”.
Quanto al merito delle proposte avanzate dai ‘facilitatori’, tra le quali c’è l’aumento del tempo scuola, l’Apef osserva che esso è “certamente auspicabile”, ma che “rimane una proposta irrealizzabile nel breve termine cui fa riferimento il documento dei saggi, se non si decide di intervenire rapidamente sui finanziamenti, sulla formazione dei docenti (es. metodologie didattiche innovative, disagio scolastico, BES, etc…), sugli organici”. 

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