Continua a far discutere il ricorso
sistematico delle scuole alla modalità di accorpamento di due classi o
allo smistamento degli alunni in diverse altre a causa dell’assenza del
loro docente. In molti istituti quella che doveva essere una necessità
da adottare in extremis, in rari casi, è diventata infatti una
spiacevole prassi. Confermata da tanti lettori, docenti e Ata, di questa
testata giornalistica.
Sul numero 17 della versione cartacea, disponibile anche on line, è stato pubblicato un focus
su questo “stratagemma” adottato per sopperire alla mancanza di
supplenti argomento. Che con la carenza di fondi sembra sia diventato
sempre più di attualità. Partendo dall’assunto che l’accorpamento delle
classi “è irregolare e anche illegittimo”, sono stati sviscerati tutti i
motivi per cui oggi si è arrivati a praticarlo. Approfondendo la
materia e consultando diversi addetti ai lavori, tra cui alcuni
dirigenti scolastici, paradossalmente si è scoperto che spesso non è un
problema di fondi. Ma le classi rimangono “scoperte” soprattutto per le
difficoltà pratiche nel reperire i supplenti. E ancora una volta a
vincere è la burocrazia.
Nello stesso numero del giornale sono
state pubblicate le ultime novità sui Tfa speciali, in particolare un
articolato commento sulle Faq chiarificatrici su diversi punti oscuri,
pubblicate di recente dal ministero dell’Istruzione. È presente anche un
commento tecnico sul documento dei “saggi” (sezione relativa alla
scuola) individuati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
per superare l’attuale situazione di stallo politico. Vengono poi
affrontate le novità che porteranno nel 2015 le prove Invalsi ad essere
introdotte anche nelle classi terminali delle scuole superiori (oltre
che il programma di scioperi dei Cobas a partire dal 7 maggio, in
corrispondenza delle verifiche Invalsi oggi già esistenti).
Tra i tanti articoli presenti,
segnaliamo, infine, quelli riguardanti la formazione delle commissioni
di esame all’estero e le pessime risultanze su cultura, istruzione e
abbandoni scolastici in Italia rilevate da Eurostat.
La Tecnica della Scuola