All’incontro erano presenti per l’amministrazione il
Capo Dipartimento, Dott. Stellacci,
il direttore generale del personale scolastico, Dott. Chiappetta , non
era presente alcun rappresentante dell’università.
Riportiamo di seguito separatamente i diversi aspetti dei
problemi trattati.
1. TFA ORDINARIO nei diversi
aspetti:
Ø TFA (art. 15 decreto 249/2010)
per le classi di concorso, di esclusiva competenza dell’università, per cui è
attualmente prevista la presentazione delle domande. Si è
discusso, in pratica, di alcuni aspetti applicativi delle procedure attivate,
con scadenza fissata al 4 giugno 2012 e in particolare su:
ü necessità
di una proroga, seppur limitata, per la presentazione delle
domande. Ciò sia alla luce della tragica situazione di alcuni territori per
le note calamità naturali, sia per le difficoltà da parte del CINECA e delle
università di ricezione delle domande che si sono concentrate negli ultimi
giorni anche alla luce delle aspettative del “TFA riservato”;
ü validità
per “ambiti disciplinari”; è stata data risposta positiva in coerenza con le procedure
attivate sia per le SSIS che per altri casi. Resta inteso che gli aspiranti
che vorranno fruire della possibilità di accedere alla prova scritta ed orale
per le classi di concorso dell’ambito dovranno pagare due volte la quota di
iscrizione;
ü in
relazione alla frequenza ai corsi, dopo il superamento delle prove, è stato
confermato ovviamente che , in caso di superamento delle stesse per
più classi di concorso, l’aspirante dovrà optare per una soltanto.
ü sono
state rimandate a prossimi incontri ulteriori tematiche non di immediata
attualità, quali, ad esempio quelle relative :
·
all’eccessivo onere economico di cui vengono caricati gli
aspiranti
·
all’ ”incompatibilità” di frequenza nello stesso anno
accademico di due percorsi universitari (ad esempio un master e il TFA), si è
convenuto che questa sarà riferibile all’anno accademico 2012/13 di effettivo
svolgimento del corso TFA; quindi, in caso di attivazione di corsi TFA
riservati il docente opterà a suo tempo per quale percorso intende
utilizzare;
·
alla possibilità di effettuazione del tirocinio in ambito
territoriale diverso da quello dell’università di frequenza del TFA e, più in
generale, di poter svolgere attività di insegnamento contestualmente alla
frequenza al corso TFA
Ø TFA (art. 15 decreto 249/2010)
per le classi di concorso per cui non è prevista l’attivazione
I rappresentanti
dell’amministrazione non hanno, neppure in questa occasione, potuto fornire
alcun chiarimento al riguardo, se non ribadire che: per alcune, attivabili,
non vi è stata alcuna disponibilità da parte delle università, mentre per
altre, stante la situazione degli organici, non è possibile prevederne
l’effettuazione.
La delegazione del nostro sindacato, ha denunciato con forza
l’ingiustizia che si sta concretizzando nei confronti dei docenti di queste
classi di concorso.
Ø TFA (art. 15 decreto 249/2010)
per le classi di concorso non ancora attivate di competenza delle istituzioni AFAM o di università ed AFAM
Anche su questo argomento i
rappresentanti dell’amministrazione si sono impegnati a sollecitare l’avvio
delle procedure relative a questa articolazione del TFA, in modo che i corsi
relativi si svolgano entro il prossimo anno scolastico.
La delegazione del nostro sindacato ha denunciato
l’ingiustificabile ritardo su questo punto e ha ribadito la necessità di
accelerare l’attivazione di questi percorsi.
Ø Percorsi formativi (art. 15 –
comma 16 decreto 249/2010) per il
conseguimento dell’abilitazione per la scuola dell’infanzia e per la scuola
primaria destinati ai diplomati che hanno titolo all’insegnamento nella
scuola dell’infanzia e primaria ai sensi del D.M. 10 marzo 1997.
I rappresentanti del MIUR hanno
comunicato che sono in atto contatti con i rappresentanti delle università
per superare le difficoltà sollevate in un recente passato e che vi sono
fondate speranze di poter avere risposte positive a breve.
Anche in relazione a questo
aspetto, in coerenza con le continue sollecitazioni attivate dal sindacato,
la nostra delegazione ha ribadito la
necessita di accelerare l’attivazione di questi percorsi che interessano una
vasta platea di personale.
2. TFA “SEMPLIFICATO-RISERVATO”
per
coloro che sono in possesso di determinati requisiti di servizio
I rappresentanti dell’amministrazione hanno informato che,
dopo gli approfondimenti sul piano giuridico – normativo, si è arrivati alla
conclusione che l’unica strada percorribile si basa su una modifica
“regolamentare” del D.M. 249/2010 che introduca, come fase transitoria per
chi è in possesso di determinati requisiti di servizio, un “TFA SEMPLIFICATO”
basato sulla costruzione di un percorso con moduli aggiuntivi a quelli dei
TFA attivati e, quindi, solo relativamente alle classi di concorso man mano
attivate o, per la scuola dell’infanzia e primaria, solo in parallelo a
quelli ordinari che dovranno essere attivati. Non saranno previste né prove
di accesso né contingenti numerici, ma solo l’acquisizione di crediti
formativi.
Secondo questa proposta questo percorso abilitante si
attiverebbe con gradualità nel tempo, e solo man mano che si procederà all’attivazione
del TFA “ordinario”.
In relazione ai requisiti di ammissione, la proposta
dell’amministrazione, con una serie di motivazioni, è stata la
seguente:
·
tre anni di servizio nella stessa classe di concorso o
tipologia di posto, ivi compreso il servizio sul sostegno. Per chi avesse il
requisito per più opzioni, ne dovrà scegliere una soltanto;
·
il periodo temporale entro il quale possedere i requisiti
di servizio, dopo un’iniziale tentativo di inaccettabile riduzione dell’arco
temporale agli ultimi quattro anni, si è tornati a ipotesi avanzate in
precedenti riunioni; dovrebbe, quindi, essere quello compreso tra l’anno
scolastico 1999/2000 e il 2011/12 compreso.
Alla fine del percorso vi sarebbero le prove finali,
sempre presso l’università di frequenza.
E’ stato promesso l’invio di una bozza di testo scritta
per i prossimi giorni.
Il nostro sindacato ha contestato, portando una serie di
argomentazioni, la proposta con particolare riferimento a due aspetti:
§
quello dei requisiti di accesso che, come noto, nelle
aspettative erano per lo SNALS-CONFSAL riferibili a 360 gg. di servizio e
che, negli stessi comunicati del ministero, erano riferiti a 36 mesi senza i
vincoli proposti in sede di incontro;
§
quello del riferimento per il servizio da considerare alla
stessa classe di concorso, sia con riferimento al singolo anno scolastico che
ai tre anni necessari;
§
alla incerta realizzazione della procedura per tutte le
classi di concorso (con riferimento a quelli da attivare dall’AFAM) e in
alcuni casi impossibile (non per tutte è prevista l’attivazione di corsi TFA
ordinari) oltre che per i docenti con servizi nella scuola primaria e in
quella dell’infanzia. Questo crea inaccettabili situazioni di “disparità di
trattamento” tra il personale.
La
delegazione dello SNALS-CONFSAL ha
chiesto all’amministrazione un profondo ripensamento e la formulazione di una
proposta che tenga conto delle legittime aspettative del personale che ha
contribuito con sacrifici al mantenimento del servizio pubblico scolastico.
3. RECLUTAMENTO CON PROCEDURA
CONCORSUALE
4.
Su questo argomento vi è stata una comunicazione della
delegazione del MIUR che ha informato che il Ministro ha attivato la
richiesta di autorizzazione a bandire il concorso, secondo le procedure
vigenti, limitatamente a quelle regioni e a quei segmenti scolastici ove vi
siano posti vacanti e, ovviamente, con riferimento solo al 50% delle
disponibilità.
Il bando avrà come riferimento gli anni scolastici 2013/14
– 2014/15 e 2015/16 e la consistenza di complessivi 11.892 posti.
A autorizzazione avvenuta verranno attivate le procedure
per la definizione del bando.
NOTA
BENE:
Stante la
situazione sopra descritta, in particolare, in relazione alle incertezze sia
normative e temporali che dei requisiti necessari per l’eventuale attivazione
e partecipazione del “TFA semplificato-riservato”, ci pare opportuno
rinnovare l’invito al personale non abilitato di iscriversi al TFA
ordinario.
SNALS