All’indomani della denuncia pubblica
contro la nuova ondata di tagli e rinunce che il Governo si appresta a
varare sulla scuola italiana, stavolta attraverso la Legge di stabilità 2102,
il vicepresidente della Camera e presidente dell'Assemblea nazionale
del Partito Democratico, Rosy Bindi, è tornata a sottolineare che le
parti riguardanti la scuola (ulteriore blocco degli scatti di anzianità,
penalizzazione di coloro che fruiscono dei permessi per disabili, ecc.)
vanno eliminate. La Bindi ha lanciato una sorta di appello pubblico,
nei confronti sia del Governo e sia del ministro dell'Istruzione,
Francesco Profumo: "Sappia che non saremo disponibili a votare tagli
mascherati e misure che disattendono i legittimi diritti degli
insegnanti e le aspettative di migliaia di giovani che da anni aspirano
inutilmente all'insegnamento".
La Bindi sembrerebbe preoccupata pure delle voci sull’innalzamento delle ore d’insegnamento settimanale: "vedremo se le anticipazioni, davvero preoccupanti, che riguardano il mondo della scuola sono solo gossip, come afferma il ministro Profumo. Ma fin d'ora il ministro sappia che per quanto ci riguarda la scuola ha già dato molto e non è il caso di chiedere ulteriori sacrifici.
Soprattutto quando si presentano come uno stravolgimento del contratto, nello stesso anno in cui non sono stati pagati gli scatti e molti di loro si sono visti sfumare la pensione".Sulla questa eventualità è tornata anche Francesca Puglisi, responsabile scuola del Partito democratico, la quale ha ricordato che negli ultimi anni “è la scuola che ha pagato l'86% del risparmio della spesa statale”.
La Bindi sembrerebbe preoccupata pure delle voci sull’innalzamento delle ore d’insegnamento settimanale: "vedremo se le anticipazioni, davvero preoccupanti, che riguardano il mondo della scuola sono solo gossip, come afferma il ministro Profumo. Ma fin d'ora il ministro sappia che per quanto ci riguarda la scuola ha già dato molto e non è il caso di chiedere ulteriori sacrifici.
Soprattutto quando si presentano come uno stravolgimento del contratto, nello stesso anno in cui non sono stati pagati gli scatti e molti di loro si sono visti sfumare la pensione".Sulla questa eventualità è tornata anche Francesca Puglisi, responsabile scuola del Partito democratico, la quale ha ricordato che negli ultimi anni “è la scuola che ha pagato l'86% del risparmio della spesa statale”.
Insomma, ancora una volta il Pd si
mostra vicino alle esigenze della scuola e dei suoi lavoratori. Lo sarà
anche al momento di votare a favore di questa Legge di stabilità? Quanto
accaduto negli ultimi mesi, con i diversi provvedimenti introdotti dal
Governo Monti contro i dipendenti statali (basta per tutti quello sulle
nuove regole sui pensionamenti) passati a larga maggioranza, grazie
anche all’avallo dello stesso Partito Democratico, lasciano in piedi più
di qualche dubbio.
Tecnica della Scuola