Quale percorso
formativo scegliere? È il dilemma che ogni anno affligge una nutrita
fetta di quel mezzo milione di giovani quattordicenni chiamati a
scegliere la scuola secondaria superiore. Ma anche i diciannovenni che
si apprestano ad optare per il loro percorso post-diploma.
Certo, la variabile che
più conta è sempre l’interesse e la predisposizione dei diretti
interessati. Indicazioni importanti, però, giungono anche dal mercato
del lavoro. Diplomarsi e specializzarsi, infatti, in ambiti che hanno
scarso appeal lavorativo può rappresentare un ulteriore handicap nella
ricerca dell’impiego.
Delle indicazioni
sicuramente interessanti sono giunte in queste giorni durante il
Festival Nazionale della Campagna Amica, in svolgimento a Roma. A
fornirle – dopo aver elaborato dei dati Unioncamere relativi al primo
gennaio 2012 - sono stati i giovani della Coldiretti. Ebbene, la crisi
ha provocato in Italia in un solo anno la chiusura di ben 26mila imprese
condotte da giovani under 35 anni in tutti i settori produttivi.
Secondo le elaborazioni
presentate, nello stesso periodo, però, sono risultate quasi 697mila le
imprese under 35 che hanno resistito alle difficoltà economiche, la
maggioranza delle quali, hanno sottolineato i rappresentanti
dell’associazione agricola, opera nel commercio e nei servizi di
alloggio e ristorazione (251mila), nel manifatturiero e nelle
costruzioni (182mila) e nell`agricoltura (62mila).
“L`agricoltura si colloca dunque sul podio delle attività di impresa preferite dai giovani e mostra anche - precisa la Coldiretti - un segnale incoraggiante di inversione di tendenza con un aumento del 4,3 nel numero di imprese individuali nel secondo trimestre del 2012. Nel ritorno dei giovani alla terra - hanno evidenziato sempre i giovani della Coldiretti - è stato determinante l`allargamento dei confini dell`attività agricola che, grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla stessa associazione, ha di fatto rivoluzionato l`attività d`impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali”. Quelle che interessano ormai a milioni di giovani italiani disoccupati.
“L`agricoltura si colloca dunque sul podio delle attività di impresa preferite dai giovani e mostra anche - precisa la Coldiretti - un segnale incoraggiante di inversione di tendenza con un aumento del 4,3 nel numero di imprese individuali nel secondo trimestre del 2012. Nel ritorno dei giovani alla terra - hanno evidenziato sempre i giovani della Coldiretti - è stato determinante l`allargamento dei confini dell`attività agricola che, grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla stessa associazione, ha di fatto rivoluzionato l`attività d`impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali”. Quelle che interessano ormai a milioni di giovani italiani disoccupati.
Tecnica della Scuola