È durata pochi giorni l’attesa. La
Flc-Cgil ha deciso di unirsi agli altri sindacati della scuola e tornare
a scioperare unitariamente dopo diversi anni di divisioni.
La comunicazione è arrivata nel primo
pomeriggio del 25 ottobre. Con un comunicato scarno, ma molto
significativo. “La FLC CGIL a fronte dell'ennesimo attacco alle
condizioni di lavoro nelle scuole, ritiene fondamentale mandare un
segnale forte al Governo. E' fondamentale riunificare la lotta dei
lavoratori e delle lavoratrici in una azione unitaria.
Per queste ragioni si unisce alle
iniziative di mobilitazione contro l’innalzamento dell’orario e per gli
scatti di anzianità proclamate da CISL-SCUOLA, UIL-SCUOLA, SNALS e
Confederazione Gilda-Unams del 24 novembre”.
Il sindacato guidato da Mimmo
Pantaleo, inoltre, sollecita e “impegna tutte le proprie strutture a
sostenere le iniziative unitarie di mobilitazione nelle scuole e nei
territori”.
Il sì della Flc-Cgil era molto atteso: dopo l'adesione dei comitati di base, dei giorni scorsi (anche se poi i Cobas hanno anche deciso di anticipare la mobilitazione al 14 dello stesso mese), si prospetta una giornata di protesta trasversale che nel comaparto scuola non si registrava da anni. Resta ora da capire cosa accadrà se nel frattempo dovesse arrivare, come probabile, lo stralcio dell'articolo contenuto nel ddl Stabilità attraverso cui il Governo avrebbe voluto introdurre le 24 ore settimanali d'insegnamento per i docenti della scuola medie e superiore. Lo sciopero e la manifestazione a Roma rimerrebbero in piedi? I motivi per farlo, pensandoci bene, non mancherebbero.
Il sì della Flc-Cgil era molto atteso: dopo l'adesione dei comitati di base, dei giorni scorsi (anche se poi i Cobas hanno anche deciso di anticipare la mobilitazione al 14 dello stesso mese), si prospetta una giornata di protesta trasversale che nel comaparto scuola non si registrava da anni. Resta ora da capire cosa accadrà se nel frattempo dovesse arrivare, come probabile, lo stralcio dell'articolo contenuto nel ddl Stabilità attraverso cui il Governo avrebbe voluto introdurre le 24 ore settimanali d'insegnamento per i docenti della scuola medie e superiore. Lo sciopero e la manifestazione a Roma rimerrebbero in piedi? I motivi per farlo, pensandoci bene, non mancherebbero.
Tecnica della Scuola