La normativa vigente, solo in parte utilizzata dal Miur al prossimo concorso a cattedre, consentirebbe già da ora “la
partecipazione al concorso ai numerosi giovani laureati non abilitati
che da anni garantiscono gli insegnamenti tecnici e scientifici per i
quali le graduatorie permanenti sono esaurite o quasi”. Basterebbe applicare quanto previsto dall’articolo 4 del D.I. 460/1998 (ignorato dal bando).
E’ quanto il deputato del Pd Giovanni
Bachelet suggerisce al ministro Profumo in una interrogazione urgente a
risposta scritta presentata insieme alla collega Maria Coscia,
L’articolo 4 del Decreto Interministeriale 460/1998, citato dagli interroganti, così recita: “Fino
a quando in una classe di concorso non vi sarà una sufficiente
disponibilità di abilitati per un adeguato reclutamento, è ammessa la
partecipazione al relativo concorso di candidati anche non abilitati. A
tal fine se il numero di domande presentate per una classe di concorso a
cattedre, per titoli ed esami, risulti inferiore al triplo rispetto
alla previsione dei posti da conferire alle nomine nel periodo di
vigenza delle graduatorie del concorso, i termini per la presentazione
delle domande vengono riaperti ammettendo al concorso stesso anche gli
aspiranti privi di abilitazione, purché in possesso di una laurea che
consenta l'accesso all'abilitazione corrispondente”.
Premesso che “non applicare quanto previsto dall’articolo 4 del D.I. 460/1998, cioè non riaprire il bando ai laureati non abilitati nelle
classi di concorso per le quali il numero di domande di laureati
abilitati risultasse insufficiente, oltre a essere illegittimo
lascerebbe scoperti anche l'anno prossimo posti di ruolo che il concorso
avrebbe invece potuto coprire, e proprio in quelle classi dove le
scuole li attendono da anni (essendo le corrispettive graduatorie da
tempo esaurite o quasi), e aumenterebbe in futuro il numero dei non
abilitati in possesso di anzianità di servizio, con i conseguenti
problem”, gli interroganti chiedono di sapere “se il MIUR stia
predisponendo quanto necessario affinché, una volta verificato il numero
di domande di abilitati, la riapertura del bando per quelle classi in
cui non ve ne sono abbastanza, ai sensi dell'articolo 4 del DI 460/1998,
avvenga immediatamente, onde evitare ritardi; e quante e quali
fra le classi di concorso bandite siano, secondo i dati aggiornati del
Ministero, esaurite o in via di esaurimento e quanti i posti disponibili
in organico relativamente alle classi di concorso esaurite o in via di
esaurimento”.
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