venerdì 27 aprile 2012

Vassiliou (UE): Urge riforma delle scuole degli Stati Membri. Altri danni in arrivo?

Vassiliou (UE): Urgente riforma dell'istruzione superiore per gli Stati Membri


"Gli Stati membri devono ammodernare con urgenza i rispettivi sistemi di istruzione superiore ed eliminare gli ostacoli al buon funzionamento dello Spazio europeo dell'istruzione superiore (Ehea) per rispondere alla crisi e alla crescente disoccupazione giovanile". È l'appello lanciato da Androulla Vassiliou, Commissaria europea per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, alla vigilia della riunione biennale dei ministri dell'Istruzione superiore che in corsoa Bucarest (Romania) nel quadro del processo di Bologna.

Vassiliou ha sottolineato che "è essenziale agire per dare uno stimolo alla crescita e all'occupazione in Europa. Lo Spazio europeo dell'istruzione superiore ha senza dubbio concorso a ridurre la distanza tra i sistemi dei diversi paesi. Ma occorre fare di più: quale strumento in grado di consentire ai nostri giovani di accedere a migliori opportunità, l'istruzione superiore dovrebbe essere al centro di tutti i nostri sforzi per superare la crisi".
L'Europa, ha aggiunto, "deve realizzare riforme che consentano in futuro il pieno sviluppo delle sue potenzialità. Il nostro obiettivo è un Ehea pienamente operativo che offra a tutti un'istruzione di eccellenza e competenze adatte per il mercato del lavoro, stimoli l'innovazione e garantisca un adeguato riconoscimento delle qualifiche accademiche." La Commissaria ha poi concluso che questi obiettivi non potranno essere conseguiti "senza finanziamenti sufficienti che consentano all'istruzione superiore di dare un contributo duraturo al benessere economico e al progresso sociale".
I ministri dell'Istruzione superiore di 47 paesi europei sono riuniti a Bucarest oggi e venerdì per concordare le riforme volte alla creazione di un più moderno Spazio europeo dell'istruzione superiore. Tenuto conto della crisi e del suo impatto sociale, i ministri hanno convenuto che le riforme devono puntare in via prioritaria a sfruttare il potenziale non ancora adeguatamente utilizzato dell'istruzione superiore in modo che quest'ultima contribuisca alla crescita e all'occupabilità.

fonte: Tuttoscuola.com