Le buone intenzioni del ministro
Carrozza cominciano a scontrarsi con la dura realtà. Composta da un
Governo particolare, decisamente a corto di fondi e tutto proteso a far
quadrare i conti. "Stiamo lavorando per reperire fondi per l'istruzione e
la ricerca, ma i tempi per un provvedimento specifico sono ancora
incerti", ha detto il ministro dell'Istruzione a margine della consegna della Costituzione ai diciottenni a Buti (Pisa).
Per poi aggiungere una frase,
stavolta indicativa sul programma del nuovo responsabile del Miur.
"Faremo squadra con gli altri ministri - ha sottolineato Carrozza - per
reperire fondi per le misure sull'occupazione, ma anche per sfruttare
quelli sulla coesione per combattere la dispersione scolastica e
favorire la mobilità sociale, oltre a utilizzare una parte di spending
review finalizzata a sfruttare risorse per la ricerca e non nell'ottica
di spremere sempre la scuola".
In termini pratici, quanto detto dal
ministro dovrebbe innanzitutto concretizzarsi nella possibilità di
aprire maggiormente le scuole al territorio: da mattina a sera. Anche il
sabato pomeriggio, visto che la stessa Carrozza si è compiaciuta di
questo evento visitando sabato 1° giugno un istituto scolastico nel
pisano. Ei fondi di cui parla servirebbero principalmente a
sovvenzionare il personale (docenti e Ata) chiamato a rimanere in
servizio in orario extra-curricolare.
Per avere un quadro più
dettagliato sulle strategie del nuovo Ministro bisognerà attendere
ancora qualche giorno: giovedì 6 giugno, presso le commissioni Cultura
di Camera e Senato, sono previste, da parte sua, delle comunicazioni
“sulle linee programmatiche del suo dicastero”: l’inizio della
presentazione dell’intervento è fissato alle ore 13,30.Tecnica della Scuola