martedì 9 aprile 2013

Volontarie del servizio civile utilizzate come docenti di sostegno, accade a Lucca

Giulia Boffa - Ragazze poco più che ventenni che svolgono il servizio civile, senza nessun titolo particolare,  vengono utilizzate come insegnanti di sostegno.
E' quanto si racconta in un articolo sul quotidiano on line "Luccaindiretta.it".


Con un nome di fantasia, parla Laura, una delle ragazze intervistate e racconta che le vengono affidati gli stessi compiti di un insegnante di sostegno e che addirittura in assenza di quest'ultimo, prende in affidamento da sola l'alunno autistico e continua il programma di studio.

Ci sono 6 volontarie del servizio civile utilizzate nelle scuole della Lucchesia. “Siamo utilizzate come delle maestre abilitate anche per situazioni molto difficili da gestire”. “Le ore al sostegno sono state tagliate drasticamente in provincia di Lucca - continua Laura -: è così che siamo state inserite perfino nei turni degli insegnanti. A inizio anno scolastico c'è stato un vero caos perché ci è stato richiesto di trovare il modo di coprire le ore che erano state sottratte alle cattedre di sostegno”.
E ancora : “Le responsabilità che ci assumiamo non sono indifferenti. Fare volontariato è stata una nostra scelta e continuiamo ad amare quello che facciamo, tuttavia queste situazioni andrebbero evitate soprattutto per il bene degli alunni e della qualità delle scuole stesse”.

Il motivo di questo utilizzo è da ricercarsi quindi nella mancanza di fondi per pagare i docenti di sostegno precari, che da graduatoria avrebbero titoli e diritti per svolgere questo delicato compito; le nostre volontarie del sostegno, loro malgrado, coprono invece queste ore, nel normale orario scolastico e lo fanno con la paga da volontario civile, poche centinaia di euro al mese.

Secondo i dati, a Lucca mancano all'appello dalle 20 alle 30 cattedre per il sostegno ai bambini diversamente abili certificati, come prevede la legge, dall'Asl.

L'emergenza è diffusa, visto che nella sola Lucchesia, sono circa 1.200 i bambini certificati dall'Asl, oltre quattrocento dei quali sono gravi, nonostante i 420mila euro destinati dalla Regione alle scuole della provincia per l’inclusione degli studenti disabili in età scolare,.
Questi finanziamenti, che non sarebbero arrivati, sono argomento di una mozione presentata alla Regione dal consigliere Gian Luca Lazzeri, membro della commissione regionale Sanità.

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