Il tfa speciale è un diritto garantito a livello nazionale
(Costituzione) e sovranazionale (Carta dei diritti fondamentale
Dell’Unione Europea) anche per i docenti di ruolo e con servizio
aspecifico.
Ci sono docenti che lavorano da decenni e, dopo innumerevoli sacrifici, hanno conquistato il ruolo, magari nella scuola dell’infanzia o nella primaria.
Hanno continuato a studiare laureandosi ed hanno dovuto integrare anche il proprio piano di studi con ulteriori esami per mettersi al passo con il successivo dm 39/98 e ora??? Si verrebbero negata la possibilita’ di abilitarsi perche’ di ruolo o perche’ hanno un servizio non specifico !? Questo e’ il messaggio che il governo vorrebbe dare non solo a chi ha studiato e ha speso tanti soldi di tasse universitarie ma anche alle future generazioni?
Come ha già scritto qualcuno/a prima di me, è incostituzionale impedire la formazione e il miglioramento della propria condizione economico- sociale a chiunque abbia il desiderio e la volonta’ di studiare, (e di “progredire e contribuire al progresso della società”) soprattutto se gia’ di ruolo,e in possesso giorni di servizio (piu’ di 540 ) su una o piu’ classi di concorso… (non è forse esperienza questa?)
Ecco perche’ tutto cio’ e’ una censura illegale.
Ricordo che fondamento della Repubblica (ART 1 Cost) è il riconoscimento del valore del lavoro, inteso come strumento primario ed essenziale della personalità umana e come mezzo per il progresso materiale e spirituale dell’intera società
(Art 3 comma 2: principio di uguaglianza sostanziale): “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che … impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In pratica, “l’uguaglianza sostanziale consiste nell’intervento della Repubblica volto a rimuovere la disparità di fatto esistenti, affinchè tutti i cittadini siano posti nelle condizioni di realizzare pienamente se stessi e le proprie aspirazioni nella società”
Dall’art. 33 della Cost si evince che al dovere dello Stato di promuovere la cultura corrisponde un analogo diritto allo studio ( e quindi alla formazione professionale))nei confronti dello Stato, concesso a tutti , da esercitare nella maniera più consona alle proprie scelte.
Da ciò si evince che è ingiusto escludere dal tfa speciale gli insegnanti di ruolo che vogliono progredire perché non tolgono il posto a nessuno ma passano solo da un ruolo ad un altro(magari piu’ conforme agli ulteriori studi) lasciando libera l’attuale sede di titolarità…e’ matematica!
Secondo una autorevole dottrina(Del Giudice) Il diritto all’istruzione e allo studio dei cittadini va inteso come diritto di accedere liberamente e senza discriminazioni al sistema scolastico ( a tal proposito, per i piu’ aggiornati, è inutile far riferimento agli attuali orientamenti giurisprudenziale che hanno dato pianamente ragione agli studenti esclusi dalle universita’ a numero programmato!!!!)
Il diritto all’istruzione è garantito anche dall’art. 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, affiancandovi anche il diritto all’accesso alla formazione professionale e continua che il nostro ordinamento tutela separatamente all’art. 35 Cost.
Infatti tale articolo afferma che La Repubblica “tutela il lavoro…e cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori”
Per formazione si intende ogni attività finalizzata alla “ diffusione delle conoscenze professionali indirizzata all’inserimento, alla riqualificazione, alla specializzazione e all’aggiornamento di tutti i lavoratori”
L’elevazione professionale mira, invece, ad inserire i lavoratori nel mercato del lavoro ai livelli piu’ elevati possibile.
Quindi SI AL TFA SPECIALE PER I DOCENTI DI RUOLO E CON SERVIZIO ASPECIFICO!!
Ci sono docenti che lavorano da decenni e, dopo innumerevoli sacrifici, hanno conquistato il ruolo, magari nella scuola dell’infanzia o nella primaria.
Hanno continuato a studiare laureandosi ed hanno dovuto integrare anche il proprio piano di studi con ulteriori esami per mettersi al passo con il successivo dm 39/98 e ora??? Si verrebbero negata la possibilita’ di abilitarsi perche’ di ruolo o perche’ hanno un servizio non specifico !? Questo e’ il messaggio che il governo vorrebbe dare non solo a chi ha studiato e ha speso tanti soldi di tasse universitarie ma anche alle future generazioni?
Come ha già scritto qualcuno/a prima di me, è incostituzionale impedire la formazione e il miglioramento della propria condizione economico- sociale a chiunque abbia il desiderio e la volonta’ di studiare, (e di “progredire e contribuire al progresso della società”) soprattutto se gia’ di ruolo,e in possesso giorni di servizio (piu’ di 540 ) su una o piu’ classi di concorso… (non è forse esperienza questa?)
Ecco perche’ tutto cio’ e’ una censura illegale.
Ricordo che fondamento della Repubblica (ART 1 Cost) è il riconoscimento del valore del lavoro, inteso come strumento primario ed essenziale della personalità umana e come mezzo per il progresso materiale e spirituale dell’intera società
(Art 3 comma 2: principio di uguaglianza sostanziale): “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che … impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In pratica, “l’uguaglianza sostanziale consiste nell’intervento della Repubblica volto a rimuovere la disparità di fatto esistenti, affinchè tutti i cittadini siano posti nelle condizioni di realizzare pienamente se stessi e le proprie aspirazioni nella società”
Dall’art. 33 della Cost si evince che al dovere dello Stato di promuovere la cultura corrisponde un analogo diritto allo studio ( e quindi alla formazione professionale))nei confronti dello Stato, concesso a tutti , da esercitare nella maniera più consona alle proprie scelte.
Da ciò si evince che è ingiusto escludere dal tfa speciale gli insegnanti di ruolo che vogliono progredire perché non tolgono il posto a nessuno ma passano solo da un ruolo ad un altro(magari piu’ conforme agli ulteriori studi) lasciando libera l’attuale sede di titolarità…e’ matematica!
Secondo una autorevole dottrina(Del Giudice) Il diritto all’istruzione e allo studio dei cittadini va inteso come diritto di accedere liberamente e senza discriminazioni al sistema scolastico ( a tal proposito, per i piu’ aggiornati, è inutile far riferimento agli attuali orientamenti giurisprudenziale che hanno dato pianamente ragione agli studenti esclusi dalle universita’ a numero programmato!!!!)
Il diritto all’istruzione è garantito anche dall’art. 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, affiancandovi anche il diritto all’accesso alla formazione professionale e continua che il nostro ordinamento tutela separatamente all’art. 35 Cost.
Infatti tale articolo afferma che La Repubblica “tutela il lavoro…e cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori”
Per formazione si intende ogni attività finalizzata alla “ diffusione delle conoscenze professionali indirizzata all’inserimento, alla riqualificazione, alla specializzazione e all’aggiornamento di tutti i lavoratori”
L’elevazione professionale mira, invece, ad inserire i lavoratori nel mercato del lavoro ai livelli piu’ elevati possibile.
Quindi SI AL TFA SPECIALE PER I DOCENTI DI RUOLO E CON SERVIZIO ASPECIFICO!!