mercoledì 6 marzo 2013

Abolizione del blocco quinquennale, le richieste del Coordinamento Docenti Uniti

Il Coordinamento Docenti Uniti per l’abolizione del blocco quinquennale chiede con forza al nuovo Parlamento , ai Partiti e ai Sindacati della scuola di rivedere l’assurda norma che impone il blocco quinquennale della mobilità per i neo-immessi in ruolo. L’art. 9 della legge 106/11, voluto dalla Lega due anni fa , per evitare lo spostamento dei precari dal Sud al Nord del Paese prima dell’assunzione in ruolo, è un’ingerenza arbitraria del potere politico e partitico, non giustificata da alcuna esigenza organizzativa legata all’erogazione del servizio. Questo blocco è una violazione dei legami familiari dell’individuo da parte dello Stato italiano che ha il dovere di facilitare e non di negare le unioni tra genitori e figli e di favorire l’unità coniugale.

Sono più di 30.000 le famiglie interessate che chiedono un intervento urgente per non riproporre una palese violazione dei diritto del fanciullo e dell’uomo all’unità familiare. In caso contrario, si dovranno assumere la responsabilità morale di essere risultati complici di una norma che vorrebbe allontanare i genitori dai propri figli, i lavoratori dai propri genitori anziani, i mariti dalle proprie mogli, senza giustificate ragioni di Stato.
Pertanto si propone di inserire urgentemente in un prossimo provvedimento legislativo quanto segue:

Con decorrenza dalla mobilità del personale della scuola 2013/14, l'art. 9 comma 21 della legge n. 106/11 è abrogato, la materia resta regolata dall'art. 1 comma 3 della legge n. 124/99 con le esclusioni previste dalla legge ivi inclusa la legge sulla madre e il padre lavoratore

Il Coordinamento Docenti Uniti per l’abolizione del blocco quinquennale

Associazione Professione Insegnante