I problemi per l’avvio immediato dei
Tfa speciali sono tanti. Eppure il ministro dell’Istruzione, Francesco
Profumo, non demorde e si impegnerà sino all’ultimo giorno del suo
mandato perché vengano attivati subito. La volontà del responsabile del
Miur è stata ribadita a seguito delle tante reazioni che si sono avute alla notizia delle difficoltà oggettive che
rendono molto difficile l’avvio immediato dei corsi abilitanti. Profumo
ha ribadito ai suoi collaboratori che occorrerà fare del tutto perchè
si attivino ed i partecipanti possano, quindi, partecipare al prossimo
concorso a cattedra.
Le intenzioni del Ministro devono però fare i conti con una realtà davvero in salita: oltre alla impreparazione delle università ad
organizzare in breve tempo centinaia di corsi rivolti agli aspiranti
docenti da abilitare, l’avvio dei Tfa riservati al personale precario è
legato a doppio filo allo svolgimento di un iter ancora lontano dal
traguardo. Sul testo che modifica il D.M. 249/10, alcuni organismi,
infatti, si devono ancora esprimere: ad iniziare dal Consiglio di Stato,
il cui sostanziale assenso non è ad oggi formalizzato. Subito dopo il
via libera del CdS sarà la volta delle commissioni parlamentari di
competenza. E qui sta il punto: a pochi giorni dal “rompete le righe”,
prima della tornata elettorale di fine febbraio, i parlamentari di
Montecitorio e Palazzo Madama avranno tre le loro priorità la volontà di
approvare dei corsi rivolti ai docenti precari della scuola?
In caso contrario, se la “palla”
dovesse passare al nuovo Parlamento, allora l’ipotesi di vedere avviati i
Tfa speciali non prima del nuovo anno accademico, quindi nel prossimo
autunno, sarebbe pressoché scontata.
Tecnica della Scuola