La decisione del ministro
dell’istruzione Profumo di dotare di un tablet tutti i docenti statali
della secondaria di I e II grado nelle quattro regioni del Mezzogiorno
destinatarie di Fondi europei, impiegando 31,8 milioni dell’Unione, ha
provocato nei giorni scorsi una pesante critica da parte del segretario
della Lega, Roberto Maroni, e la controreplica della responsabile scuola
del PD, Francesca Puglisi, che ha affermato: “Non sa di cosa parla.
Le risorse per l’innovazione tecnologica delle scuole del Mezzogiorno
sono fondi della Comunità europea destinati alle regioni obiettivo 1
(Campania, Puglia, Calabria, Sicilia), che il Governo sta utilizzando
correttamente e senza alcun intento discriminatorio”.
Chiusa la divergenza tra Lega e Pd? Niente affatto.
“Se un provvedimento penalizza il
Sud, si parla subito di ‘discriminazione’. Ma il concetto non vale se a
essere colpite sono le regioni del Nord”. Lo afferma il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato.
“I fondi europei consentono di
acquistare i tablet per il Sud? Bene. Ma parallelamente non vanno fatti
mancare i soldi per assegnare gli stessi strumenti alle regioni del
Nord, che poi economicamente sono quelle che tengono in piedi l’intero
Paese. Il ministro ha precisato che grazie all’introduzione delle nuove
tecnologie e all’informatizzazione la pubblica amministrazione avrà «un
risparmio diretto in termini di carta di 30 milioni di euro»?
Ecco dove attingere per evitare una discriminazione alla rovescia. Basta la buona volontà di agire con correttezza”.
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