“Fra poco si svolgeranno gli esami
di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di studi. Negli ultimi
anni i mezzi di informazione hanno riferito di numerosi casi in cui non
è stato assicurato il loro corretto svolgimento. Questo danneggia
fortemente la credibilità della scuola italiana e l’immagine degli
insegnanti e dei dirigenti.
Non c’è dubbio che la maggioranza
dei colleghi agisca in modo inappuntabile e faccia il possibile per
garantire la regolarità degli esami. Siamo però consapevoli che un
malinteso atteggiamento di “comprensione” nei confronti degli studenti e
la diffusa tendenza a considerare inutilmente fiscale la fermezza nel
far rispettare le regole (e in alcune situazioni anche pressioni
esterne) possono spingere a “chiudere un occhio” se qualcuno copia, a
giustificare o a tollerare indebiti aiuti e persino comportamenti
gravemente scorretti, come fornire ai propri allievi traduzioni e
soluzioni.
Va invece ribadito che certi atteggiamenti non sono affatto un modo di “fare il bene dei ragazzi” e che
anzi feriscono la giustizia e il merito. Una scuola, infatti, in cui
venga in qualche modo compromessa la regolarità degli esami, abitua gli
studenti alla scorrettezza, commette un’ingiustizia verso chi conta solo
sulle sue forze e infine svaluta il senso dell’esame come momento
importante di verifica delle capacità degli allievi. Viceversa,
l’esempio di comportamenti coerenti con i valori che si insegnano
costituisce per i giovani la più efficace educazione alla legalità.
Noi pensiamo che il ruolo e
l’immagine dell’istruzione pubblica si difendano certamente reclamando
nuove leggi e finanziamenti più adeguati, ma anche facendo nel modo
migliore la propria parte e assumendosi fino in fondo le proprie
responsabilità.
Ed è con questo spirito che noi
sottoscritti commissari e presidenti di commissione dichiariamo
pubblicamente che ci impegneremo per far sì che gli esami si svolgano in
un clima sereno, ma nel rispetto della legalità, dell’equità e
dell’imparzialità, a tutela del prestigio della scuola italiana, di coloro che vi operano con ammirevole impegno e dei tanti studenti che si preparano con serietà a questa importante prova.