Da mesi ormai Bologna è divisa in due,
e non solo fra opposti idee ma anche fra idee comuni, come quelle che
stanno insieme nel Pd che appunto, in occasione del referendum si è
diviso. I motivi della divisone come è noto stanno nei due voti
possibili per finanziare la scuola dell’infanzia: chi ha votato A voleva
dire no al sistema, ad oggi in vigore, che consente al Comune di
finanziare gli istituti privati, paritari, spesso cattolici; chi ha
scelto l'opzione B invece ha manifestato l'intenzione di temere immutato
il sistema di erogazione di fondi pubblici.
Ora, dopo mesi di dibattiti, la battaglia fra A e B con le relative divisioni si è conclusa e siccome il referendum è solo consultivo, il Comune di Bologna può pure continuare, anche se la maggior parte dei bolognesi è contraria, a finanziare le scuole paritarie.
Tecnica della Scuola
Ora, dopo mesi di dibattiti, la battaglia fra A e B con le relative divisioni si è conclusa e siccome il referendum è solo consultivo, il Comune di Bologna può pure continuare, anche se la maggior parte dei bolognesi è contraria, a finanziare le scuole paritarie.
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