I Tfa normali vanno tutti conclusi
entro l’anno scolastico in corso. L’indicazione del Miur, scritta a
quattro mani dai dirigenti Raffaele Liberali e Lucrezia Stellacci,
rispettivamente capo dipartimento per l’Università e l’Istruzione, è
giunta in questi giorni sui tavoli dei responsabili degli Usr e dei
rettori a capo degli atenei coinvolti nell’organizzazione dei corsi
abilitanti. Nella Circolare,
con oggetto “problematiche concernenti l’attivazione e lo svolgimento
dei corsi TFA, si spiega che le diverse date d’inizio dei corsi stanno
creando non pochi interrogativi sulla possibilità che il termine delle
attività formative possa concludersi nei tempi previsti, utili alla
partecipazione dei neo abilitati (presumibilmente oltre 20mila) alle
nuove procedure concorsuali il cui avvio rimane previsto per il prossimo
autunno: “dal monitoraggio relativo all’articolato percorso di selezione e svolgimento dei TFA dell’a.a. 2011/12, - scrivono gli alti dirigenti del dicastero di viale Trastevere - emerge
una situazione eterogenea in relazione alla tempistica di inizio delle
attività didattiche e dei tempi di prevedibile conclusione delle stesse.
Tale situazione assume particolare importanza anche con riferimento
alla programmazione dei prossimi concorsi per il reclutamento degli
insegnanti della Scuola e l’attribuzione dei contratti di supplenza
annuali”. Liberali e Stallacci chiedono, dunque, “di porre la
massima attenzione alla data di conclusione delle attività didattiche e
di tirocinio e alla data di attribuzione del titolo abilitante a seguito
dell’esame conclusivo che, si auspica, possa essere attribuito non
oltre il temine del presente anno scolastico”.
La circolare del Miur dà anche altre
indicazioni. Come l’incompatibilità della frequenza del dottorato e la
possibilità di non svolgere parte del tirocinio nelle scuole in presenza
di almeno 360 giorni di servizio come supplenti. Come ribadisce la
possibilità dei “congelati” delle Ssis, ammessi ai corsi universitari
abilitanti ma che per motivi giustificati non hanno potuto concludere il
percorso formativo, di poter “accedere in soprannumero ai percorsi TFA ai fini del conseguimento dell’abilitazione. Va precisato che tale disposizione – continua il Miur – non
è sottoposta ad alcun limite temporale, è dunque da considerarsi
permanente e può essere esercitata anche nei prossimi anni accademici”.
Intanto, per quanto riguarda i Tfa
speciali, riservati ai precari con almeno tre annualità da 180 giorni
ciascuna svolte negli ultimi 12 anni scolastici (escluso quello in
corso), continua il complesso iter di approvazione di modifica del D.M.
249 del 2010: come indicato nella versione cartacea de “La Tecnica della Scuola n. 13”, nei
giorni scorsi il Mef ha trasmesso al Miur il suo via libera sul testo
che introduce i corsi abilitanti riservati. Ottenuto l’ok dal Consiglio
dei ministri, sarà la volta della firma del Ministro. Poi servirà la
registrazione alla Corte dei Conti. Ed infine la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale. I decreti attuativi dovrebbero quindi essere
pubblicati ad aprile. Con i corsi, che interesserebbero almeno 50mila
potenziali candidati, al via probabilmente già nel mese di maggio. La
cui conclusione (non essendo previsto lo svolgimento di centinaia di ore
di tirocinio presso le scuole) assieme ai Tfa ordinari. Questa, almeno,
è la volontà del Miur. Se il progetto andrà in porto ancora non è
chiaro.
Tecnica della Scuola