lunedì 10 settembre 2012

TFA ordinario, è caos. Raddoppiato il numero degli ammessi mentre continuano a fioccare ricorsi


Minaccia di crescere ulteriormente il numero degli aspiranti docenti ammessi ai tirocini formativi attivi, i Tfa, grazie ai ricorsi contro la procedura preselettiva gravata dall’erronea formulazione dei quesiti. Procedura non del tutto sanata nemmeno dopo che l’apposita commissione ministeriale ha provveduto a riconoscere sbagliati 366 quesiti su 2280, con un tasso di errore dunque di oltre il 16%. I partecipanti così ammessi ai Tfa, dopo la verifica degli errori ministeriali, sono già saliti a 49 mila dai 25 mila entrati in prima battuta. E non è finita.

Il presidente della terza sezione bis del tribunale regionale amministrativo del Lazio non ha ritenuto ricorressero gli estremi per accogliere in via provvisoria e urgente l’istanza cautelare di partecipazione al Tfa di geografia, classe di concorso A039, di una candidata non ammessa, e ne ha fissato l’esame in sede collegiale alla camera di consiglio del 27 settembre prossimo (decreto n. 16092 depositato il 7 settembre 2012). Con il ricorso principale, che sarà discusso in una data ancora successiva, i legali della ricorrente hanno chiesto l’annullamento dell’intera graduatoria dei candidati che avevano superato la prova selettiva e nel frattempo l’ammissione cautelare della ricorrente alle attività previste dal Tfa di geografia. Si tratta di un caso analogo a quello deciso in maniera opposta, secondo quanto riferisce il comunicato
dell’Associazione professionale sindacale, Anief, del 7 settembre scorso, stessa data di pubblicazione del decreto del presidente del Tar di non accoglimento. L’associazione riferisce, infatti, di un ricorso presentato al Tar del Lazio dai candidati che non hanno superato la prova selettiva, che hanno richiesto l’annullamento dell’intera procedura concorsuale e nei cui confronti lo stesso Tar avrebbe «concesso la misura cautelare richiesta d’urgenza, rinviando al 27 settembre la decisione di accoglimento in Camera di Consiglio», misura cautelare che alla data del 10 settembre non compariva ancora sul sito ufficiale del Tar del Lazio.
Nel caso della ricorrente del Tfa di geografia l’istanza cautelare non è stata accolta, nel caso del ricorso sostenuto dall’Anief, invece, sì, tanto che già da ieri «gli aspiranti docenti esclusi per colpa degli errori del Miur […] (possono) accedere alle prove presso le Università» (così l’Anief titola il proprio comunicato). In entrambi i casi, tuttavia, si vedrà il 27 settembre se ci sarà accoglimento o meno in sede collegiale.
Dei Tfa s’è parlato anche nell’incontro del 6 settembre scorso tra i rappresentanti del ministero dell’istruzione e le organizzazioni sindacali: sono stati forniti i dati relativi ai quiz che la commissione ministeriale dsi verifica avrebbe riconosciuto erronei e che ha consentito di ammettere a partecipare ai vari Tfa più di ventitremila candidati, che vanno ad aggiungersi agli oltre venticinquemila ammessi in prima battuta, in tutto quarantanovemila su una disponibilità di poco più di diciassettemila posti. Con operazione trasparenza, un’operazione in verità piuttosto selettiva, il ministero consente solo a chi ne abbia interesse di acquisire le schede di verifica dei test, inoltrando specifica istanza all’indirizzo di posta elettronica certificata del Dipartimento Istruzione dpit@postacert.istruzione.it, indicando la motivazione, la
classe di concorso per la quale hanno partecipato ed il proprio indirizzo postale ed elettronico. Gli errori, infine, come la commissione attesta nel verbale di insediamento, sarebbero consistiti in domande con due o più risposte esatte; domande con più risposte esatte di cui una più pertinente;
domande con nessuna risposta giusta e/o con formulazione sbagliata; domande e/o risposte formulate ambiguamente.
Come era prevedibile, l’elenco degli errori circola abbondamente on line, anche se non sul sito del ministero.

 ItaliaOggi