Dichiarazioni di Fornero inopportune e fuorvianti
Davvero
inopportune e fuorvianti le dichiarazioni del ministro Fornero, che con
fervore degno di miglior causa si augura di veder crescere la
possibilità di licenziare i lavoratori pubblici.
Inopportune
perché intervengono a pochi giorni dalla positiva conclusione di
un’intesa fra il Governo (di cui crediamo anche la Fornero faccia parte)
e i sindacati, avente per obiettivo proprio la crescita di qualità dei
pubblici servizi, mettendo al centro produttività e merito.
E’
un’intesa che dovrebbe essere valorizzata prima di tutto da chi, come
il Governo, l’ha sottoscritta: non ci pare che le dichiarazioni del
ministro Fornero vadano in questa direzione.
Fuorvianti,
perché accreditano l’idea che nel pubblico impiego non esista la
possibilità di licenziamento, che la normativa già prevede in termini
chiari, nascondendo invece il fatto che da anni l’area del lavoro
pubblico è stata oggetto di una drastica riduzione.
Fatichiamo
a comprendere le ragioni di un intervento così fuori luogo, proprio nel
momento in cui il lavoro che manca dovrebbe rappresentare la prima e
fondamentale preoccupazione di un ministro del welfare.
E’
soprattutto urgente che si chiarisca, al più presto, quale sia la linea
del governo in tema di lavoro pubblico: se quella dell’intesa
sottoscritta l’11 maggio scorso, o quella inutilmente acre che traspare
dalle dichiarazioni del ministro Fornero, che certo non favoriscono un
positivo avvio del percorso di rinnovamento indicato dall’intesa, nè
aiutano a stabilire l’indispensabile clima di convergenza e impegno di
tutte le parti.
Roma, 24 maggio 2012