giovedì 6 settembre 2012

Concorso, ecco come si svolgeranno le prove

Rispetto allo svolgimento delle prove concorsuali, si segnala come novità la prova preselettiva con quesiti che non avranno carattere disciplinare (comprensione del testo, logica, conoscenza lingua straniera comunitaria a scelta fra inglese, francese, tedesco, spagnolo); lo svolgimento della prova avverrà con modalità informatiche, in aule appositamente attrezzate.
La prova scritta, a carattere prettamente disciplinare, sarà strutturata con quesiti a risposta aperta; l'orale consisterà in una lezione simulata per la verifica delle capacità didattiche.


I concorsi saranno banditi in ambito regionale, salva la possibilità di prevedere ambiti interregionali per le classi di concorso con esigua disponibilità di posti.

Tra le questioni su cui sarà comunque necessario un ulteriore approfondimento, c'è quella - di fondamentale rilevanza - relativa al numero dei posti messi a concorso.
Va detto in primo luogo che a differenza di quanto sinora avvenuto, il bando viene emanato con riferimento a un numero di posti predeterminato in  modo rigido (11.891 complessivi), calcolato nella misura del 50% delle disponibilità previste per un triennio. E' evidente che ciò si discosta in modo netto da quanto ripetutamente annunciato dal ministro, con palese difformità, a nostro avviso, rispetto ai contenuti del piano triennale del 2011.

Dal numero dei posti discende rigidamente il numero dei possibili vincitori, i quali saranno i soli a poter acquisire, col superamento del concorso, l'abilitazione (ovviamente se non  già posseduta): chi supera positivamente le prove, ma non risulta vincitore, non potrà far valere l'esito ai fini abilitanti.
Anche su questo la Cisl Scuola ha avanzato perplessità e riserve, chiedendo un supplemento di approfondimento.

Il quadro che emerge dall'informativa è ben lontano dal soddisfare quelle esigenze di chiarezza che la Cisl Scuola aveva posto come condizione per dare senso e credibilità ad un'operazione importante come quella del riavvio di un canale di reclutamento troppo a lungo inattivo. Il rischio invece è che permanga una situazione estremanente confusa e contraddittoria, destinata ad alimentare tensioni e prevrdibile contenzioso.

Secondo le stime del MIUR la platea dei partecipanti ai concorsi dovrebbe attestarsi sulle 160.000 unità.

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