giovedì 14 giugno 2012

Scatti di anzianità, per la Cisl Scuola ci sono ancora speranze

La risposta ministeriale al problema “scatti di anzianità” durante l’incontro sindacale è stata un po’ una doccia fredda per chi sperava finalmente in una risposta positiva e immediata dopo mesi di attesa: i risparmi di sistema per pagare gli scatti di anzianità maturati nel 2011 non sono sufficienti.
Secondo la Cisl-scuola, però, non tutto è perduto, perché “le risorse potranno
essere integrate, come prevede la legge di stabilità per il 2012, con quelle individuabili attraverso un negoziato che consenta di recuperare eventuali disponibilità in ambito contrattuale”. Secondo il sindacato di Scrima, “In parole povere, ma chiare, si tratta di verificare se e come destinare al pagamento degli scatti risorse ricavabili nell’area della retribuzione accessoria, contando su possibili economie derivanti dalla riduzione del personale in servizio o contrattando una loro diversa destinazione”.
Perché le risorse per gli scatti sono venute a mancare?
Per la Cisl-scuola sono due la cause: la prima è, ovviamente, la gravissima situazione economica del Paese, con la conseguente stretta rigorosa sui livelli di spesa pubblica, che rende più arcigna che mai la guardia montata dal MEF sulle partite di natura finanziaria.
La seconda causa è da ricercare bel fatto che le riduzioni di organico che avrebbero dovuto produrre risparmi sono state inferiori, a causa anche del forte incremento del numero di posti di sostegno autorizzati a seguito della sentenza 80/2010 della Corte Costituzionale.
Per quanto riguarda in particolare i posti aggiuntivi di sostegno, già da tempo la Cisl Scuola aveva chiesto che fossero considerati come elemento sopravvenuto, non previsto né prevedibile all’avvio di un piano triennale di tagli agli organici i cui effetti, con le conseguenti riduzioni di spesa, si sono sostanzialmente prodotti, provocando i noti disagi all’utenza e un aggravio non indifferente delle condizioni di lavoro del personale.
Secondo la Cisl-scuola il ministero avrebbe dovuto far valere con più forza in sede di Governo e in particolare nel confronto col Ministero dell’Economia la difesa della corretta destinazione delle risorse.
Ma tutto non è perduto, secondo la Cisl-scuola, perché il quadro complessivo “dovrà essere ulteriormente precisato nel corso delle procedure negoziali che abbiamo chiesto di avviare con la massima tempestività. Già troppo pesante il ritardo fin qui accumulato, per ragioni che solo in parte possono essere giustificate con l’obiettiva difficoltà del problema. Per questo la Cisl Scuola e le altre organizzazioni sindacali hanno fortemente sollecitato il ministro, che si è impegnato ad emanare in brevissimo tempo l’atto di indirizzo all’ARAN per dare rapidamente avvio alla trattativa fra le parti. Valuteremo dunque al tavolo negoziale, verificando ulteriormente l’entità delle poste economiche in gioco, come portare a soluzione una questione che riguarda, è bene ricordarlo, l’insieme della categoria e non solo una parte.
Per la Cisl-scuola “si tratta di recuperare per tutti, in via generale, la validità degli anni 2011 e 2012 (come già avvenuto per il 2010) ai fini delle progressioni di carriera. Quindi tutti sono interessati, e non solo coloro che nell’immediato attendono di acquisire il passaggio di classe stipendiale maturato nel corso del 2011, o coloro che avrebbero dovuto scattare a gennaio 2012.

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